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Draghi e Volkswagen sostengono il rimbalzino delle Borse ma Wall Street frena: dimesso Winterkorn

Le parole del presidente della Bce, Mario Draghi, che preannuncia un rafforzamento del Qe se l’inflazione restasse troppo bassa sostiene il rimbalzino delle Borse, tonificate anche dalle dimissioni dell’ad di Volkswagen, Winterkorn – Milano guadagna lo 0,18%: brillano Moncler, Fca, Enel e Finmeccanica – L’assenza di novità per Mps penalizza il titolo.

Draghi e Volkswagen sostengono il rimbalzino delle Borse ma Wall Street frena: dimesso Winterkorn

Prova a ripartire il settore auto dopo due giorni terribili. Respirano così i listini europei anche se Mario Draghi, parlando al Parlamento europeo,  ha deluso le attese di un prossimo aumento del Qe. La Bce, ha detto, ha bisogno di altro tempo prima di valutare altri interventi. Ma, se sarà necessario, è pronta ad intervenire. L’indice Pmi europeo si mantiene del resto ben al di sopra dei 50 punti (53,9 a settembre), assai meglio dei dati cinesi.

Le parole del banchiere centrale hanno comunque frenato il rialzo di Piazza Affari che ha chiuso con un marginale progresso dello 0,18%, davanti a Parigi +0,1% ma dietro Londra, galvanizzata dal rimbalzo del gigante delle materie prime Glencore +4,2% in recupero dopo il crollo di martedì (-10,33%).

 Contrastate le Borse Usa: il Dow Jones perde lo 0,1% mentre il Nasdaq sale dello 0,2%. La performance della giornata è in linea con il trend da inizio anno, che vede il primo segnare una perdita dell’8% ed il secondo guadagnare l’1%. L’indice S&P500 è invariato. 

Dopo le parole di Draghi scende il rendimento dei bund: la forbice con i Btp risale a 115 punti base, rendimento del decennale a 1,719%. Ha fatto storia a sé Francoforte +0,66%: dopo una mattinata ad alta tensione in cui, nelle prime battute, Volkswagen è caduta sotto i 100 euro trascinando all’ingiù il listino.

Poi il titolo, già in discesa del 10%, ha invertito la rotta con un rialzo del 4,1% in attesa di novità da Wolfsburg.  La giornata del rimbalzo di Volkswagen è così culminata nelle dimissioni dell’amministratore delegato del gruppo, Martin Winterkorn, 48 ore prima del previsto cda che avrebbe dovuto rinnovargli l’incarico fino al 2018. “Con questo gesto apro la strada ad un nuovo inizio per Volkswagen”

Recuperano gli altri titoli automotiva: FiatChrysler avanza del 2,85%.

Si apre però un altro fronte di crisi in Piazza Affari: Monte Paschi ha lasciato sul terreno l’8,5% nel giorno della prima conferenza stampa del neo presidente Massimo Tononi: non ci saranno aggregazioni per Siena prima del 2016, ha detto Tononi. “Di tempo ce ne vorrà molto – è stato il suo commento – anche se non ci fossero gli Srep”. Negative le altre banche:  Intesa -0,4%, Unicredit -1,1%. Destino diverso per i petroliferi. Sale Eni +1,3%, mentre Saipem lascia sul terreno il 3,9% dopo nuove indiscrezioni su un prossimo aumento di capitale da 3 miliardi di euro. Tra gli industriali, Finmeccanica  +0,7% e StM  +1,4%. Bene Moncler  +3,5% è la migliore nel settore del lusso. Luxottica +1,1% e Yoox -0,5%.

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