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Decreto sviluppo bis, ecco la bozza: bancomat obbligatorio dal 2014, banda larga e start up

Oggi in Consiglio dei ministri la bozza quasi definitiva del provvedimento – Agenda digitale: 150 milioni nel 2013 per la banda larga e incentivi per l’e-commerce – Infrastrutture: arriva il credito d’imposta – Assicurazioni Rc auto: stop al tacito rinnovo – Detrazioni Irpef per le start-up – L’obbligo dei pagamenti con moneta elettronica slitta al 2014.

Decreto sviluppo bis, ecco la bozza: bancomat obbligatorio dal 2014, banda larga e start up

Agenda digitale, infrastrutture, start up, assicurazioni, bancomat. La seconda puntata degli interventi per la crescita è affidata a un unico, corposo decreto di 86 articoli. La bozza, ormai quasi definitiva, dovrebbe essere al centro del Consiglio dei ministri convocato per questa mattina dal governo.

IL BANCOMAT OBBLIGATORIO SLITTA AL 2014, SCOMPARE LA SOGLIA A 50 EURO

Una delle misure più controverse sul tavolo è quella che renderà obbligatorio per i commercianti l’uso del bancomat. L’addio ai contanti è confermato, ma scatterà a partire dal 2014, non più dall’anno prossimo, come si era detto fino a pochi giorni fa. L’Esecutivo prende tempo per raggiungere due obiettivi: consentire a tutti i negozianti di dotarsi del Pos (“Point of sale”, il dispositivo elettronico per i pagamenti con moneta elettronica) e convincere le banche ad abbassare le commissioni su questo genere di transazioni.

Rimane inoltre da decidere quale sarà la soglia massima per i pagamenti in contanti, visto che dalla bozza è scomparsa anche l’indicazione del tetto a quota 50 euro. Il nuovo limite sarà stabilito tramite un nuovo provvedimento “del ministro dello Sviluppo economico, di concerto con il ministero dell’Economia e delle Finanze, sentita la Banca d’Italia”. 

BANDA LARGA E COMMERCIO ELETTRONICO

Per completare il “Piano nazionale banda larga”, il decreto stanzia 150 milioni nel 2013. Il governo intende inoltre incentivare l’e-commerce attraverso sgravi fiscali, di cui però non si è ancora stabilita l’entità. Le medie imprese che vorranno beneficiarne dovranno rispettare  due condizioni: le operazioni di cessione devono avvenire sui mercati internazionali tramite transazioni di commercio elettronico e i pagamenti devono garantire la piena tracciabilità.

CREDITO D’IMPOSTA PER LE INFRASTRUTTURE

Per favorire la realizzazione di infrastrutture viene stabilito un credito d’imposta che potrà raggiungere al massimo il 50% dell’investimento. Le opere avranno un costo superiore ai 500 milioni e saranno realizzate tramite contratti di partenariato pubblico-privato senza contributi pubblici a fondo perduto. 

DETRAZIONI IRPEF PER LE STAR UP

Per chi investe nelle aziende più innovative ci saranno degli incentivi fiscali. Dal 2013 al 2015 sarà possibile detrarre dall’Irpef “un importo del 19% della somma investita dal contribuente nel capitale sociale di una o più start-up innovative direttamente o attraverso organismi di investimento collettivo del risparmio”. 

Nel fondo di garanzia per le Pmi viene inoltre istituita “una sezione speciale, con una dotazione di 50 milioni di euro, riservata alla concessione, a titolo gratuito, di garanzie su operazioni di debito e di partecipazione nel capitale di rischio a favore della nascita e del consolidamento di start-up innovative”.

RC AUTO, STOP AL TACITO RINNOVO

In tema di assicurazioni, il governo dice basta al rinnovo tacito per le polizze Rc Auto. ”Il contratto di assicurazione obbligatoria della responsabilità civile -si legge nella bozza- non può essere stipulato per una durata superiore all’anno e non può essere tacitamente rinnovato”.

Le disposizioni ”si applicano anche agli altri contratti assicurativi eventualmente stipulati in abbinamento a quello di assicurazione obbligatoria della responsabilità civile derivante”. Per evitare malintesi, inoltre, le imprese dovranno comunicare ai propri clienti “la perdita di efficacia delle clausole di tacito rinnovo con congruo anticipo rispetto alla scadenza del termine”.

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