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Decreto Monti: cosa cambia per banche e risparmiatori

Le misure sulle liberalizzazioni prevedono per le banche l’obbligo di prevedere un conto corrente a costo quasi nullo per le persone meno abbienti – Tra i servizi che gli istituti di credito dovranno offrire, il ritiro delle pensioni senza costi aggiuntivi e il prelievo ai bancomat con commissioni limitate.

Decreto Monti: cosa cambia per banche e risparmiatori

Questa volta si va nella direzione giusta. Dopo aver fissato l’obbligo di tracciabilità per i passaggi di denaro superiori ai 1000 euro, quei 15 milioni di italiani che non posseggono ancora un conto corrente bancario, ma ricevono una pensione o uno stipendo superiore a 1000 euro, non hanno alternative: devono aprirsi un conto in banca. Poteva sembrare un generoso regalo del governo Monti agli istituti di credito, ma il primo ministro si è salvato in corner. Nel decreto che verrà approvato domani dal Consiglio dei ministri verrà imposto alle banche di concedere, ai clienti che versano in situazioni più bisognose, conti correnti di base con spese quasi nulle. 

Riscossione gratuita dell’assegno per i pensionati e limite fissato per decreto sulle commissioni da applicare sui prelievi agli sportelli bancomat. Questi i due bisogni principali da assicurare. Entro tre mesi il ministero dell’Economia, la Banca d’Italia, l’Associazione bancaria italiana, le Poste e le associazioni dei prestatori di servizi di pagamento dovranno raggiungere un accordo che verrà poi varato sotto forma di decreto legge.

Entrerà invece subito in vigore la norma che obbligherà le banche, gli istituti di credito e gli intermediari finanziari, che condizionano l’erogazione di un mutuo immobiliare alla stipulazione di un’assicurazione sulla vita, a offrire al cliente almeno due preventitvi di due differenti gruppi assicurativi. 

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