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Borse al galoppo, ottimismo su Spagna: Piazza Affari regina d’Europa

Nonostante i tassi dei bonos in rialzo, il successo dell’asta a Madrid dà ossigeno ai listini, in particolare a Piazza Affari: è la migliore d’Europa, guadagna più del 2% – Si stringe lo spread Btp-Bund a 373 punti – Influenza positiva anche dell’indice tedesco Zew – A Milano corrono i bancari: Mps oltre il 4%

Borse al galoppo, ottimismo su Spagna: Piazza Affari regina d’Europa

Borse al galoppo dopo il felice esito dell’asta dei titoli di Stato spagnoli. L’indice FtseMib di Piazza Affari sale del 2,2%. Rialzi meno ampi per Londra +0,6%, Parigi +1% e Francoforte +1%. Madrid è in rialzo dell’1,5%.

Madrid ha collocato 3 miliardi di Bonos, fra titoli a 12 mesi e titoli a 18 mesi, anche se a tassi in rialzo: quello del 12 mesi è salito al 2,62% dall’1,4% dell’asta precedente. Quello dei 18 mesi è salito al 3,11% dall’1,7%.

Il miglioramento si è subito trasmesso al Btp decennale: il rendimento scende al 5,45% (-10 punti base). Lo spread Btp-Bund stringe a 373 punti. Il rendimento del Bono cala sotto la barriera del 6% a 5,86% (-15 punti base). Buone notizie anche dalla Germania. L’indice Zew sul sentiment degli investitori è salito in aprile a 23,4 da 22,3 di marzo a fronte di aspettattive degli economisti ferme a 20,0. L’istituto di ricerca e analisi dei trend economici si aspetta un ulteriore miglioramento dello scenario economico in Germania. Ora l’attenzione dei mercato si sposta oltre Oceano: nel pomeriggio usciranno i dati sulle nuove costruzioni e sulla produzione industriale. Lo spread Btp-Bund stringe a 373 punti.

Milano, dopo un avvio debole, è la migliore in Europa. Il Ftse Mib sale dell’1,18% al traino del settore bancario: in particolare Banco Popolare (+3%), Bpm ( 3,2%), Intesa SanPaolo ed Unicredit (entrambe +2,7%). MontePaschi e PopEmilia salgono oltre il 4%. Il settore del credito è, del resto, ben comprato anche a livello continentale. L’indice del settore sale dell’1,3% con Bank of Ireland che guadagna il 4,6%, seguita da Barclays (+3,6%) e SocGen (+3,3%). Sale Unipol +4,2%, dopo la definizione dei rapporti di concambio per la fusione con Fondiaria-Sai +0,8%. Precipita, com’era prevedibile, Premafin, in caduta del 18%, comunque ancora al di sopra del prezzo (0,1905 euro) concordato con Unipol. In forte discesa Tenaris – 3% dopo la decisione del governo argentino di nazionalizzare Ypf, la società petrolifera controllata al 51% dalla spagnola Repsol. Tenaris realizza in Argentina il 18% della produzione. Eni guadagna il 2%, Saipem +1%.

Mattinata negativa anche per Fiat -1,98% dopo i dati negativi sulle vendite di auto in Europa a marzo, StM – 2,9% e Diasorin -1%. Salgono invece utilities e tlc: Enel +’1,9%, Telecom Italia +2,5%, Atlantia +2,7%. Impregilo è in rialzo del 3,2%.

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