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Borsa: prevalgono le vendite da realizzo, mercati giù nonostante la Grecia. Spread sotto quota 340

L’accordo sulla Grecia fa bene all’euro e allo spread (sotto quota 340 pb, ai minimi da settembre) – Sui mercati azionari prevalgono le vendite da realizzo e tutti i listini europei sono leggermente negativi – Su Piazza Affari (-0,7% alle 13) influisce anche l’evoluzione del caso Fonsai – +2% Enel Green, nominata da Goldman Sachs migliore utility d’Europa.

Borsa: prevalgono le vendite da realizzo, mercati giù nonostante la Grecia. Spread sotto quota 340

DOPO GRECIA. CONTINUA LA DISCESA DELLO SPREAD. MA IN BORSA PREVALGONO LE PRESE DI BENEFICIO.

L’accordo di Bruxelles sul debito greco non suscita entusiasmo sulle piazze europee che, dopo l’asta spagnola dei titoli di Stato, sono in lieve flessione. L’indice Ftse Mib è in ribasso dello 0,8%. Londra, Parigi e Francoforte segnano cali intorno allo 0,7%. Pesa, tra l’altro, il maggior onere che i creditori privati della Grecia dovranno sopportare rispetto alle prime previsioni. A Milano scendono Unicredit -2,1% ed Intesa Sanpaolo -2,5%. In calo anche Ubi -0,8% e Banco Popolare -1,2%.

Il ribasso del mercato azionario non ostacola il recupero dei titoli di Stato. Il rendimento del Btp a 10 anni scende di 10 punti base a 5,4% e lo spread con il Bund si restringe scendendo sotto quota 340 punti base, ai livelli di inizio settembre. Madrid, intanto, ha collocato 2,5 miliardi di euro di bond a breve scadenza con rendimenti in forte discesa.

L’unica nota negativa è la crescita del greggio a fronte dello stop dell’export iraniano: il petrolio Wti sale dell’1,9% a 105,2 dollari il barile, sui massimi degli ultimi 9 mesi. Vitol, il più importante trader petrolifero indipèendente, prevede che il barile salirà fino a 150 dollari.

In Piazza Affari prende il volo Mps + 6%. Si avvicina la cessione di una quota da parte della Fondazione a Equinox e alla Clessidra di Claudio Sposito mentre si rafforza l’ipotesi di Alessandro Profumo quale nuovo presidente della banca.
La prospettiva della cancellazione del voto capitario nelle Popolari stimola un ulteriore rialzo di PopMilano +4,7% che si aggiunge al +8% di ieri. Si mette in luce anche la Banca Popolare dell’Emilia Romagna +4%. In rialzo, ma al piccolo trotto, anche Unicredit e Intesa Sanpaolo.

Si moltiplicano i progetti al capezzale di Finmeccanica +3%: l’ultima ipotesi è quella di un possibile coinvolgimento delle Ferrovie dello Stato e della Cassa Depositi e Prestiti nel salvataggio di Ansaldo Breda. Enel Green Power sale del 2%: Goldman Sachs l’ha nominata migliore green utility d’Europa. In ribasso le società dell’industria: Pirelli -1,7%, Prysmian  -1,6%, Fiat -1,8%. Stm arretra dopo il rally di ieri e perde l’1,6%.

Continua lo yo-yo di Maire Tecnimont, ieri in rialzo del 7% dopo i forti cali. Il rimbalzo è stato propiziato dall’aggiudicazione di contratti da 145 milioni di dollari in Brasile ed Arabia Saudita. Fiera Milano è stata rinviata per eccesso di rialzo: l’a.d. della società, Enrico Pazzali, ha annunciato che è in dirittura d’arrivo un accordo per esportare in Cina il Borsa del Turismo (BIT), la fiera dei viaggi e del turismo he ha chiuso i battenti a Milano la settimana scorsa.

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