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Borsa, Mediobanca prosegue il rally grazie alla promozione di Fidentis

Anche oggi il titolo bancario guadagna poco dopo le 10,30 il 2,4% a 7,46 euro, dopo il +3,8% della vigilia, in un settore bancario in generale in grande spolvero grazie anche al continuo allentamento dello spread, che oggi tratta sotto quota 180 punti base (rendimento al 3,4%).

Borsa, Mediobanca prosegue il rally grazie alla promozione di Fidentis

Continua il rally di Mediobanca a Piazza Affari. Anche oggi il titolo bancario guadagna poco dopo le 10,30 il 2,4% a 7,46 euro, dopo il +3,8% della vigilia, in un settore bancario in generale in grande spolvero grazie anche al continuo allentamento dello spread, che oggi tratta sotto quota 180 punti base (rendimento al 3,4%).

A premiare le azioni di Piazzetta Cuccia, oltre che il momentaneo sollievo per la situazione in Ucraina, che ha dato respiro a Borse e banche, è anche un report di Fidentis, che ribadisce il giudizio buy sul titolo, alzando la valutazione da 7,19 a 8,3-8,4 euro: “nonostante la recente sovraperformance, crediamo che Mediobanca rappresenti il modo più sicuro per scommettere sul settore bancario italiano, senza affrontare il rischio legato alla grande espansione dei multipli negli ultimi sei mesi”. In particolare, gli esperti spiegano come il gruppo potrà beneficiare delle operazioni di aumenti di capitale allo studio da parte delle altre banche italiane, operazioni che secondo gli analisti starebbe curando proprio Piazzetta Cuccia.

La banca d’affari, riferendosi alle ricostruzioni stampa parla per Mps, Banco Popolare, Carige, Bpm, Veneto banca, Popolare di Vicenza, Creval, Popolare di Sondrio, di operazioni complessive per 8 miliardi di euro, cifra che per Mediobanca, la quale “sta per giocare un ruolo importante nella maggior parte di questi aumenti di capitale”, potrebbe comportare fees da 36 milioni di euro nel secondo semestre – calcolando, secondo stime definite “conservative, una fee del 3% su una percentuale del 30% supponendo che il 70% vada al consorzio-, pari a una crescita del 21% delle fee wholesale, che si tramutano in un incremento del 3-5% dell’ultima riga del conto economico (a seconda del tax rate utilizzato).

Ciò non comporta un upgrade delle stime, spiega Fidentis, ma “insieme alla continua riduzione del portafoglio azionario, potrebbe contribuire a dare maggiore visibilità al core business di Mediobanca, che e’ quello che riteniamo abbia potenziale di rialzo”. 

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