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Berlusconi: “Prima il Quirinale, poi le riforme”

Il messaggio a Renzi è chiaro: se il successore di Napolitano non sarà un nome condiviso, addio patto del Nazareno – Il leader di Forza Italia vuole portare al Colle “una persona che non sia di parte, che non venga da una parte sola” e ritiene che Giuliano Amato “rientrerebbe in questo profilo”.

Berlusconi: “Prima il Quirinale, poi le riforme”

“Prima venga l’elezione del presidente della Repubblica e poi vengano le riforme”, ovvero l’Italicum e le modifiche costituzionali. Questo il messaggio che Silvio Berlusconi lancia a Matteo Renzi in un’intervista pubblicata oggi su Il Corriere della Sera. 

Il leader di Forza Italia vuole portare al Colle “una persona che non sia di parte, che non venga da una parte sola” e ritiene che Giuliano Amato “rientrerebbe in questo profilo”. Quanto a Mario Draghi, “mi risulta che il presidente della Bce abbia fatto sapere di non essere disponibile”.

D’altra parte, “con le Camere per metà delegittimate da una sentenza della Corte costituzionale – ha continuato il Cavaliere – e per l’altra metà non rappresentative del reale peso delle forze politiche, credo non si possa prescindere da una scelta condivisa sul presidente della Repubblica, così da garantire un minimo di equilibrio e – mi permetto di aggiungere – di credibilità istituzionale”. 

Un fallimento sul fronte del Quirinale “sarebbe il fallimento di tutti”, su questo Berlusconi è d’accordo con il Premier. Anche perché nella partita rientra il patto del Nazareno.  

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