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Auto: vendite ancora in calo in Europa. Fca -5,2% a febbraio

Rispetto a gennaio il dato di febbraio sulle nuove immatricolazioni registra un miglioramento, ma la tendenza è ancora negativa – In Italia pesa l’effetto ecotassa e non decolla la spinta ecobonus: vendite giù del 2,4% – Febbraio difficile per Fca, ma Jeep e Lancia volano

Auto: vendite ancora in calo in Europa. Fca -5,2% a febbraio

Continuano le difficoltà per il mercato dell’auto, con il mese di febbraio che si chiude con un nuovo calo delle immatricolazioni (-0,9%), dopo il -4,6% registrato a gennaio. Lo rileva l’Acea, l’associazione europea dei costruttori, nel suo report mensile.

“A fronte di un inizio anno che ha segnato una marcata flessione delle vendite di auto nuove (-4,6%), il mese di febbraio torna a registrare livelli di vendita più in linea con lo scorso anno, nonostante il risultato riporti un segno negativo”, sottolinea l’Unrae (Unione Nazionale Rappresentati Autoveicoli Esteri) commentando i dati sulle immatricolazioni in Europa.

Nel dettaglio, le immatricolazioni di auto nuove in Europa (Ue + Efta) a febbraio si sono attestate a quota 1.148.775, mentre prendendo in considerazione anche gennaio, le nuove immatricolazioni sono calate del 2,9% a quota 2.374.963.

Per quanto riguarda i singoli Paesi, a febbraio le immatricolazioni hanno mostrato una leggera ripresa in Germania (+2,7%), Francia (+2,1%) e Regno Unito (+1,4%), mentre in Italia (-2,4%) e soprattutto in Spagna (-8,8%) prosegue il calo delle vendite, che dura ormai da sei mesi consecutivi.

Da sottolineare che, secondo l’Istat, a gennaio 2019 il fatturato dell’industria italiana dell’auto ha registrato il ribasso più pesante degli ultimi 10 anni, con un calo tendenziale del 21,5%. Giù anche gli ordinativi (-21,7%).

Le contromisure prese dall’Italia – afferma Michele Crisci, Presidente dell’UNRAE, l’Associazione delle Case Automobilistiche estere – sono inefficaci perché, penalizzando vetture di nuova generazione, non agiscono sulla riduzione dell’inquinamento. Ciò su cui si deve lavorare è lo svecchiamento del parco circolante, che in Italia conta quasi 13 milioni di vetture ante Euro 4″. Chiaro il riferimento al decreto sugli ecobonus all’auto elettrica ma soprattutto a quello sull’ecotassa sulle auto diesel, introdotti entrambi con la legge di bilancio 2019 e scattati dal 1° marzo.

Periodo nero per Fiat Chrysler che nello stesso mese di riferimento ha registrato 80.213 immatricolazioni, segnando un ribasso del 5,2% rispetto al febbraio dell’anno precedente. Nei primi due mesi del 2019 le immatricolazioni arrivano 150.270 unità, con un calo del 10,1%, mentre la quota di mercato diminuisce dal 7% al 6,5%.

Per quanto riguarda i singoli marchi, nel mese di febbraio a pesare sul gruppo è soprattutto il calo di Fiat (-11,4%) e Alfa Romeo (-41,4%). In netta controtendenza Jeep (+35,5%) e Lancia/Chrysler (+38,4%).

Quanto agli altri gruppi, Volkswagen ha segnato a febbraio un calo dello 0,5%, Psa un incremento dello 0,8%, Renault +0,02%, Ford -5,4%, Daimler +4,7%, Bmw -3,5%, Toyota -2%.

In Borsa, l’indice europeo delle auto segna un rialzo dello 0,6%. A Milano Fca viaggia poco sopra la parità (+0,1%).

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