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Industria, fatturato e ordinativi risalgono ma l’auto pesa

A gennaio i dati Istat indicano una ripresa della manifattura ma il settore auto registra la maggior contrazione degli ultimi dieci anni.

Industria, fatturato e ordinativi risalgono ma l’auto pesa

Riprendono quota gli ordinativi e il fatturato dell’industria a gennaio ma crollano quelli dell’auto. Lo comunica l’Istat precisando che il balzo è di +3,1% rispetto a dicembre, quando i ricavi dell’industria subirono un tonfo del 3,5% su novembre e addirittura del 7,9% rispetto all’anno prima. Positivo anche il dato tendenziale che registra un + 0,6%. Tornano a salire gli ordinativi che registrano una crescita congiunturale dell’1,8%. Dati positivi che si scontrano però con il bilancio deludente del trimestre, negativo per l’1,8% nel caso del fatturato e del 2,1% riguardo agli ordinativi. Nelle scenario complessivo, però, pesa il tonfo dell’auto: gennaio 2019 è stato il mese peggiore per il fatturato dell’industria italiana di autoveicoli da quasi dieci anni. L’Istat stima un calo tendenziale del 21,5% il più ampio da quasi dieci anni, a partire da giugno 2009 (quando era -21,6%). Anche gli ordinativi sono in calo del 21,7%.

Ma partiamo dai dati complessivi per poi scendere a quelli settoriali.

L’incremento congiunturale del fatturato – osserva l’Istat – riguarda sia il mercato interno (+2,3%) sia, in misura più accentuata, quello estero (+4,5%). La crescita degli ordinativi è la sintesi di una flessione delle commesse provenienti dal mercato interno (-1,1%) e di un marcato aumento di quelle provenienti dall’estero (+6,0%).

Guardando alla performance anno su anno, è il settore dei macchinari e attrezzature ad aver fornito il contributo positivo maggiore mentre il settore dei mezzi di trasporto si caratterizza come il peggiore, “soprattutto a causa dell’andamento del comparto degli autoveicoli” osserva l’Istituto di statistica. Un trend in discesa che viene confermato anche dalle vendite auto di febbraio, diffuse dall’Unrae – l’associazione europea delle aziende produttrici – e che penalizza l’Italia (- 2,4%).

La sintesi è che il recupero di gennaio, per quanto sia un segnale positivo, non basta a recuperare la voragine del 2018.

Guardando ai singoli settori, Il fatturato corretto per gli effetti di calendario registra la crescita tendenziale maggiore nel settore dei macchinari e attrezzature (+8,8%) e la flessione più rilevante nell’industria farmaceutica (-13,8%).

L’indice grezzo degli ordinativi mostra un calo tendenziale dell’1,2%, derivante da diminuzioni sia per il mercato interno (-1,9%) sia, in misura meno rilevante, per quello estero (-0,2%). La crescita maggiore si registra per le industrie tessili (+5,4%), mentre la diminuzione più marcata si rileva ancora nell’industria farmaceutica (-5,1%).

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