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Assemblea Mps: ok all’aumento da 5 miliardi

Viola: “Completando l’operazione nella prima parte del mese di luglio e pagando per cassa tre miliardi di Monti bond risparmieremo sugli interessi e eviteremo l’ingresso dello Stato nel capitale della Banca” – Profumo: “Mps non è più un problema per l’Italia” – L’addio di Mansi, presidente uscente della Fondazione.

Assemblea Mps: ok all’aumento da 5 miliardi

L’assemblea dei soci di Mps ha dato il via libera decisivo all’aumento di capitale da cinque miliardi. Era rappresentato, al momento del voto, il 34,77211 del capitale sociale. Favorevole il 96,68% del capitale presente, contrario l’1,71% (0,10% gli astenuti, 1,51% i non votanti). In mattinata il quorum del 33,3% per svolgere l’assemblea è stato raggiunto sul filo di lana, con il 34,77% del capitale.

Grazie alle nuove risorse, Mps rimborserà gli aiuti di Stato, ovvero i Monti bond, “al massimo entro il 2017”, e “senza ulteriori aumenti di capitale”, ha assicurato Fabrizio Viola, amministratore delegato dell’istituto senese. 

Completando l’aumento “nella prima parte del mese di luglio – aveva spiegato il manager in mattinata – e pagando per cassa tre miliardi di Monti bond, risparmieremo sugli interessi e eviteremo l’ingresso dello Stato nel capitale della Banca”. 

Ora che l’operazione è stata approvata, “partirà l’iter tecnico – ha continuato Viola –, anche se non ci sono ancora date ufficiali fissate, che dipendono anche dalle autorità di vigilanza. L’idea è di far partire aumento di capitale prima parte mese di giugno e di concluderlo prima parte del mese di luglio, completando un’operazione che cambierà di molto il profilo patrimoniale, finanziario e economico della banca”.

Il Monte dei Paschi “non è più un problema per il sistema bancaria italiano e per questo Paese – ha commentato Alessandro Profumo, presidente di Mps –. Due anni fa nessuno avrebbe scommesso non i soldi che ha nel portafoglio, ma le monete che ha nel portamonete sul fatto che Mps uscisse da questa situazione. Con questo aumento di capitale Monte dei Paschi torna ad essere una banca normale, risanata”.

Uno degli interventi più attesi in assemblea era quello di Antonella Mansi, che il 9 giugno – dopo soli otto mesi di attività – lascerà la presidenza della Fondazione Mps, rinunciando a presentare la propria candidatura per un seconda mandato. L’ente senese “ha operato ed opererà come soggetto aggregante – ha detto Mansi –, nell’intento d’individuare e mettere insieme investitori qualificati”. 

Quanto alla Banca, “con l’aumento di capitale Mps sarà dotata di una struttura più solida – ha aggiunto la numero uno della Fondazione –. Auspico il rimborso anticipato di tutti i Monti bond, sperando che utile e dividendi tornino velocemente”.

All’inizio del pomeriggio il titolo di Mps viaggia poco sopra la parità. 

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