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Arte: il 2014 conferma la tendenza verso l’arte contemporanea e opere storicizzate

Il 2014 conferma la tendenza che è l’arte contemporanea a dirigere gli scambi e gli investimenti tra nuovi mercati e collezionisti internazionali sempre più interessati ad opere riconosciute e provenienti da ogni continente.

Arte: il 2014 conferma la tendenza verso l’arte contemporanea e opere storicizzate

Il Bilancio 2014 per il mercato dell’arte, vede una grande esplosione dell’arte moderna e contemporanea con conseguente interessamento di nuovi investimenti provenienti da diversi mercati tutti internazionali. Piazze come New York, Hong Kong, Londra, registrano records mai visti sia per artista che per opera. Le case d’aste come Christie’s e Sotheby’s vibrano di successi con bilanci tutti più che positivi. Negli ultimi sei mesi dell’anno si è visto un ulteriore consolidamento di determinati periodi artistici, meglio se accompagnati da opere “consacrate” con autori altrettanto “consacrati” con aggiudicazioni decisamente impensabili. Ma mentre l’arte contemporanea vola sopra ogni atmosfera, sia perché stiamo registrando un cambiamento radicale dei processi economici e sociali, sia per l’apertura di mercati nuovi con grande capacità d’acquisto, che indipendentemente dalla loro tradizione storica, anche secolare, non si astengono di entrare in quel mondo dove il collezionismo di opere d’arte è “sintomo” di un forte benessere economico e competitivo.

In tutto questo sembra che le altre arti o periodi, siano pressoché  fuori gioco o meglio fuori moda, a meno che non si tratti di opere “estremamente” storicizzate, “estremamente” appartenute a importanti collezionisti, “estremamente” vissute di percorsi espositivi, ed “estremamente” richieste da procuratori d’affari incaricati per cercare opere straordinarie ed esclusive per  entrare nel “corpus” di nuovi musei privati in fase di costruzione. Una vera corsa all’oro, dove l’attività principale è di setacciare qualsiasi luogo dove si possa trovare l’Opera desiderata… coinvolgendo dealer , mercanti, gallerie, curatori, art advisor, tutti impegnati a cercare la vena aurifera più fruttuosa.

Oggi, tutti siamo consapevoli che il mondo è radicalmente mutato con un modello che però ancora non riusciamo a definire, ed in questo schema siamo altresì consapevoli che  sono radicalmente cambiati, stili, interessi, valori sociali e personali come quello della casa e del viverci dentro, perciò anche quel significato di avere opere d’arte appese ai muri per piacevolezza, per collezionismo, per dimostrare uno status borghese.

Con l’arte contemporanea, moderna e l’impressionismo, si è giunti a considerare l’arte come un investimento e un potere di scambio con mercati dove sta emergendo un collezionismo meno controllato, a volte esasperato per il concetto europeo, ma molto meno, anzi per nulla,  per i cinesi, mediorientali, indiani, e chissà ancora meno per altri abitanti di Paesi che si stanno affacciando a questo modo di scambiarsi l’arte.

Ma dobbiamo anche sperare che il valore non si limiti al “noto” e pensare di investire in figure nuove ed emergenti, ne abbiamo la conferma da Miami Basel, appena conclusa dove vi è stato un grande interesse verso quelle gallerie che esponevano artisti nuovi nella condicio sine qua non che avessero maturato già ottime esperienze artistiche e con un quid capace di interessare anche un collezionismo più giovane, che senza false pretese vuole avvicinarsi all’arte con un concetto di arte da vivere, da scambiare e per ricollocare in tempi medio brevi con una rivalutazione che consenta un nuovo acquisto dal valore superiore…punti in % da guadagnare per far crescere  l’esperienza di entrare nel format del collezionismo.

Miami Basel chiude così gli eventi del 2014 con una esposizione decisamente propositiva…ben oltre 73 mila visitatori e oltre 300 gallerie presenti. Senza contare del  “traffico” registrato negli eventi ed esposizioni fuori della Exhibition Fair.  Ora tutti i riflettori sono puntati all’edizione di Hong Kong che si terrà dal 15 al 17 marzo 2015, dove è ben già chiaro che arriveranno persone, curiosi , appassionati, collezionisti ed investitori da ogni parte del mondo, tendenza che già si registra tra i partecipanti ai “bid” delle case d’aste presenti ad Hong Kong.

Con questa analisi possiamo solo pensare che il 2015 non potrà essere che il consacramento di una ormai evidente tendenza nell’arte, contemporaneità che viaggia oltre la stessa modernità insita in quel nuovo modello di vita di cui non abbiamo ancora compreso quali saranno le sue regole o il suo futuro.

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