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Wall Street affonda le Borse di tutta Europa

La pessima apertura della Borsa americana, innervosita da nuove indiscrezioni sul rialzo dei tassi, impiomba i listini europei e Piazza Affari non esce dal coro perdendo l’1,26% – Male le utilities, i titoli industriali e larga parte delle banche – Mps va in rosso ma non crolla dopo l’imprevisto terremoto al vertice – In controtendenza Generali, Unipol, Finecobank e Ubi

Wall Street affonda le Borse di tutta Europa

Frenano le Borse, rimbalzano con vigore i rendimenti dei titoli di Stato. E’ stata questa la reazione dei mercati alle scelte della Bce, che ha rinviato ogni decisione sul fronte del Qe: una novità che sposta gli equilibri sui listini, giù tesi in vista del 21 settembre, il d Day per le decisioni della Fed e della Bank of Japan.  

Gli indici europei hanno chiuso in flessione di oltre un punto percentuale: Piazza Affari è stata insieme a Londra e Parigi – quest’ultima complice il calo della produzione industriale francese a luglio – la più penalizzata: il Ftse Mib è arretrato dell’1,26%. Violenta correzione nel pomeriggio di Wall Street, la più massiccia degli ultimi due mesi e dal rialzo dei rendimenti dei titoli di Stato, L’indice S&P500 scende dell’1,2%, Nasdaq -1,2%, il Dow Jones va giù dell’1%. 

Pesante?Facebook -1,19% nel mirino della Commissione Europea. L’Antitrust ha chiesto al social network?informazioni sulle modifiche sull’uso dei dati raccolti con la controllata WhatsApp. Lo ha rivelato la commissaria Ue alla concorrenza, Margrethe Vestager, già protagonista della multa contro Apple -0,6% parlando con Bloomberg. La richiesta riguarda la possibilità di usare i dati di WhatsApp per la pubblicità su altri servizi Facebook.? 

La discesa ha preso velocità nel pomeriggio dopo le parole da ‘falco’ di Eric Rosengren, presidente della Federal Reserve di Boston, fino a pochi mesi fa noto come “colomba”. Secondo il banchiere ci sono ragionevoli condizioni affinché i tassi possano essere alzati per evitare un surriscaldamento dell’economia Usa e dei mercati finanziari.? 

Ancora più rilevante il rendimento dei titoli di Stato. Il tasso del Bund decennale è tornato, per la prima volta da luglio, in terreno positivo, poco sopra lo zero. Stessa tendenza per i titoli giapponesi a -0,015%, il rendimento più alto (o meno basso) da marzo, e per i T-Bond Usa, risaliti a 1,65%. Anche il Btp 10 chiude la settimana sopra l’1,25%, ipoteca in vista delle aste del Tesoro che prenderanno il via lunedì. Il rapporto euro/dollaro è scivolato anche sotto 1,12, da 1,1266 di ieri, per poi risalire a 1,1215. 

I riflettori sono stati puntati su Monte Paschi dopo l’annuncio delle dimissioni dell’AD Fabrizio Viola; il titolo ha lasciato sul terreno il 2,21% in un mercato che si interroga sull’impatto delle dimissioni di Viola sul piano di ricapitalizzazione, che a questo punto dovrebbe slittare a inizio 2017. La nomina del successore arriverà a giorni. 

In ribasso anche Unicredit -1,52%. L’ad Jean Pierre Mustier sta lavorando, secondo le indiscrezioni, ad un aumento di capitale da 10 miliardi accompagnato dalla cessione di Pioneer (3 miliardi) e di Banca Pekao, più una mega cartolarizzazione dei crediti incagliati (10 miliardi). 

Tra gli assicurativi tonica Generali +1,43%, positiva anche Unipol +0,15%. Pesa sulle Borse la discesa del comparto petrolifero: Eni -1,85%, Tenaris cede l’1,96%. Ancora in calo Buzzi -2,66% sull’onda delle ultime indicazioni sul rallentamento dei volumi negli Stati Uniti.

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