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Unipol-Fonsai, lunedì si decide su aste inoptato

Il totale è di 660 milioni di euro e quanto non sarà sottoscritto andrà a carico delle banche dei consorzi di garanzia, guidati da Mediobanca e Unicredit e composti anche da Credit Suisse, Deutsche Bank, Ubs, Nomura e Barclays – Lunedì o martedì si sapranno anche i nomi dei candidati al Cda di Premafin.

Unipol-Fonsai, lunedì si decide su aste inoptato

Unipol e Fondiaria Sai, assieme alle banche dei consorzi di garanzia, decideranno lunedì prossimo quando far partire le aste dei diritti inoptati dei rispettivi aumenti di capitale. E’ quindi probabile che il via libera non arrivi prima di inizio settembre. 

L’inoptato dei due aumenti, in totale, è di 660 milioni di euro (circa il 30% dell’importo complessivo delle due operazioni) e quanto non sarà sottoscritto andrà a carico delle banche dei consorzi di garanzia, guidati da Mediobanca e Unicredit e composti anche da Credit Suisse, Deutsche Bank, Ubs, Nomura e Barclays. 

Lunedì o martedì si sapranno anche i nomi dei candidati al Cda di Premafin. Sarà interessante vedere se anche i Ligresti (soci con il 5,92%) e i fondi off-shore custoditi dall’avvocato Alessandro Della Cha’ si faranno avanti (2,6%) per il posto riservato al consigliere di minoranza. 

In Borsa Unipol ha perso ieri il 2,2%, a 2,13 euro, sopra il prezzo di sottoscrizione delle nuove azioni (pari a 2 euro). Anche Fonsai, nonostante il calo dell’ultima seduta, è riuscita a pareggiare il prezzo dell’aumento, chiudendo a 1,01 euro.

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