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Unione Petrolifera: fattura in calo del 18% e prezzi carburanti bloccati da tasse

Pubblicato il preconsuntivo 2014 dall’Unione Petrolifera. In calo i consumi petroliferi (-4,5%) ma non quelli dei carburanti (+0,5%) – Sui prezzi di benzina e diesel cresce il carico delle tasse, basta pensare che il prezzo del gasolio dovrebbe aggirarsi intorno all’1,20 euro secondo Unione Petrolifera

Si attesta a 25 miliardi di euro la fattura petrolifera italiana del 2014, in calo di 5,4 miliardi di euro (-18%) rispetto all’anno precedente. Il dato è in negativo non solo per il calo dei consumi (-4,5%), ma anche per un evidente miglioramento delle quotazioni internazionali del greggio importato (-9,5%). I dati sono stati forniti dall’Unione Petrolifera che ha pubblicato il rapporto preconsuntivo petrolifero 2014.

Secondo quanto riferisce l’Unione Petrolifera in termini reali l’esborso è analogo a quello del 2000 ma con consumi inferiori di oltre 35 milioni di tonnellate. Nel preconsuntivo petrolifero si fornisce anche una stima sulla fattura petrolifera del 2015. Con un prezzo del petrolio compreso fra i 65 e gli 85 dollari al barile si prevede che la fattura petrolifera sia ancora in calo oscillando fra un minimo di 17,1 miliardi e un massimo di 24,2.

Nel rapporto, in cui si indica un calo del 4,5% dei consumi petroliferi nel 2014, si specifica che i consumi si dovrebbero attestare sui 57,5 milioni di tonnellate. In positivo, invece, il rapporto sul consumo dei carburanti che è salito dello 0,5% rispetto allo scorso anno. Si tratta del primo rialzo dal 2006 a oggi. In deciso ribasso invece il dato sul gasolio da riscaldamento: i consumi sono scesi del 17,8% rispetto allo scorso anno.

Sul fronte dei prezzi dei carburanti l’Unione Petrolifera segnala che i prezzi sono tornati sui livelli del 2010. Il dato, però, non compare agli occhi dei consumatori perchè “l’aumentata componente fiscale ha sterilizzato qualsiasi vantaggio per gli automobilisti”.

I prezzi al netto delle tasse dei carburanti oggi sono pari a quelli di novembre 2010, rieva l’Up, ma “il prezzo della benzina al consumo risulta più alto di circa 27 centesimi rispetto ad allora, di cui 23 dovuti alle tasse e 4 all’effetto cambio; quello del gasolio è invece più alto di circa 33 centesimi, di cui 28 tasse e 5 cambio”. Al netto di questi aumenti “oggi la benzina costerebbe quanto nel 2010, meno di 1,4 euro/litro, mentre il gasolio meno di 1,2 euro/litro”.

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