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Trasporto pubblico, scioperi boom: Roma maglia nera con Atac

Secondo la relazione annuale del Garante degli scioperi, nel 2017 sono state 121 le giornate di sciopero, equivalenti a 1 giornata di stop ogni 3, in aumento rispetto alle 107 del 2016 – Male anche il trasporto aereo, in controtendenza solo il trasporto ferroviario.

Trasporto pubblico, scioperi boom: Roma maglia nera con Atac

Allarme scioperi nel trasporto pubblico locale. A rilevare quello che ormai sta diventando un disagio sempre più grande per i cittadini è la relazione annuale del Garante degli scioperi, secondo la quale la città più bersagliata è Roma dove l’Atac, in concordato preventivo, registra la maggiore reiterazione di astensioni dal lavoro: 24 proclamazioni nel 2017, delle quali 13 effettivamente attuate (in media più di una ogni mese e solitamente di venerdì), a cui aggiungere altri 4 stop nel servizio di trasporto pubblico locale per l’adesione a scioperi generali. In tutta Italia, nel 2017 sono state 121 le giornate di sciopero, equivalenti a 1 giornata di stop ogni 3, in aumento rispetto alle 107 del 2016.

Ma non è solo il trasporto pubblico locale a preoccupare. Il faro dell’Autorità ha anche evidenziato come il numero di scioperi proclamati abbia toccato quota 2.448 nel settore dei servizi pubblici essenziali, il 4% in più rispetto al 2016. Un dato che sul piano concreto, tra revoche spontanee e interventi del garante sugli scioperi, ha visto però crollare le reali astensioni dal lavoro a 1.617. Il Garante Santoro Passarelli ha poi messo in luce come i sindacati “tradizionali” e maggiormente rappresentativi scioperino meno degli altri. E nel contempo ha sottolineato alcune “elusioni della normativa” con forme di protesta “anomale” come l’utilizzo delle assemblee o il ricorso ad assenze per malattia, “su cui occorre vigilare e intervenire”.

“In linea di principio – sono parole del Garante – si può affermare che ormai quasi tutti gli scioperi risultano proclamati nel rispetto della normativa. E’ questa una conferma di efficace attuazione e radicamento della stessa normativa che indica il raggiungimento di un buon livello di civilizzazione del conflitto nei servizi pubblici essenziali”. Inoltre occorrerà vigilare e contrastare i numerosi “mini scioperi” di sindacati minori e scarsamente rappresentativi, spesso proclamati e non effettuati, o limitati ad uno scarso numero di adesioni ma con rilevanti danni per gli utenti, sarebbe opportuno pensare a un “intervento normativo rivolto alla verifica della rappresentatività sindacale”.

Andando a vedere altri settori, va male anche la raccolta dei rifiuti, che sempre lo scorso anno ha totalizzato 103 giornate di astensione dal lavoro, 86 nel 2016, e in quello del servizio di recapito postale con 51 giornate interessate da azioni di sciopero rispetto alle 42 dell’anno precedente. Forti disagi anche nel trasporto aereo dove gli scioperi proclamati sono stati 260, il 20% in più rispetto al 2016 e quelli realmente effettuati 159 con una crescita del 35% sull’anno precedente. In controtendenza solo il settore del trasporto ferroviario che registra un calo degli scioperi del 50% rispetto al 2016. La frenata è riconducibile, dice il Garante, “al rinnovo del contratto nazionale nonchè del contratto aziendale del gruppo Ferrovie dello Stato”.

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