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Tour: Ewan vince a Tolosa. Ciccone, che iella

L’abruzzese, coinvolto in una caduta, perde oltre 12 minuti – Dopo la resa di Nibali, il primo degli italiani è ora Aru, 25esimo a oltre 5 minuti dalla maglia gialla Alaphilippe – Oggi la prima tappa pirenaica

Tour: Ewan vince a Tolosa. Ciccone, che iella

L’ultima volta che il Tour arrivò a Tolosa nel 2008, a trionfare fu Mark Cavendish, al suo secondo dei trenta successi che fanno dello sprinter britannico il corridore più vincente di tappe della Grande Boucle dopo Eddy Merckx, primatista a quota 35. A distanza di undici anni, la “Ville rose”, la città rosa per il colore dei mattoni di terracotta dei suoi palazzi, bagnata dalla Garonna, ha salutato ieri il primo sigillo al Tour di Caleb Ewan, il velocista tascabile, un successo che era nell’aria dopo tanti piazzamenti. Sarà il più piccolo corridore del Tour con il suo metro e 65 centimetri di altezza, ma quando l’australiano della Lotto-Soudal si lancia in rimonta nelle volate è una sorta di proiettile che fa male: ne sa qualcosa anche l’olandese Dylan Groenewegen, beffato al fotofinish quando ormai era certo della vittoria.

Alle loro spalle terzo si piazzava Viviani, alla ricerca di un bis che finora nessuna ruota veloce del Tour è riuscita a centrare. Quarto era Sagan che in maglia verde continua a guidare con largo margine su Viviani la classifica a punti con l’obiettivo di portarla per la settima volta a Parigi, battendo il primato di sei che condivide con il tedesco Eric Zabel. Inattaccabile resta invece quello di Cavendish, escluso tra polemiche da questo Tour, di essere di gran lunga il corridore ancora in attività che ha vinto più tappe della Grande Boucle. 

Tappa per velocisti dopo il riposo di martedì e alla vigilia dell’attacco di oggi ai Pirenei con il Peyresourde e l’Horquette d’Ancizan, l’Albi-Tolosa lascia la classifica della top ten immutata come l’aveva modificata il vento con i tanti ventagli della frazione precedente, premiando Thomas e Bernal e penalizzando in particolare Pinot. Ma per Giulio Ciccone, coinvolto in una caduta che ha costretto al ritiro Niki Terpstra, è stata un’improvvisa tegola sul suo Tour che nel giro di due tappe, lunedì colpa del vento, ieri della iella, l’ha visto precipitare dai primi posti in classifica al 29esimo a 14’35” dalla maglia gialla di Alaphilippe.

Nella carambola con Terpstra e Ciccone sono rimasti intrappolati anche Quintana e Porte, ma fortunatamente per loro si sono rialzati subito senza danni riuscendo a rientrare nel gruppo dei migliori. Non così l’abruzzese che, ferito e dolorante, è arrivato a Tolosa per ultimo, al 169esimo posto, a oltre 12 minuti di ritardo da Ewan. Dopo i continui flop di Nibali, anche ieri finito in un drappello di ritardatari staccato di 2’40” dai primi, e le disavventure di Ciccone, il primo italiano nella classifica del Tour è ora Fabio Aru, 25esimo a 5’57” da Alaphilippe.

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