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Timori russi, ma Milano tenta il rimbalzo

A differenza dei listini europei, ieri in grande sofferenza, i mercati orientali e americani reggono l’urto dei timori sulle nuove sanzioni alla Russia – Stasera trimestrali Apple e Microsoft – A Piazza Affari soffrono le banche – Arretrano in tutta Europa i titoli automobilistici sulle difficoltà nei mercati emergenti – In apertura Milano tenta il rimbalzo.

Timori russi, ma Milano tenta il rimbalzo

Le Borse europee tentano il recupero in avvio dopo la giornata negativa di ieri. A Milano il Ftse Mib sale dello 0,72% e il Ftse All Share dello 0,69%. Bene, in particolare, Saipem (+2,35%) sulle nuove indiscrezioni riportate da Il Sole 24 Ore rispetto alla volonta’ dell’Eni di cedere la sua quota nella societa’. Bene anche Azimut (+0,96%) ed Enel (+0,93%). Fincantieri guadagna l’1,19% dopo i conti semestrali pubblicati ieri sera. Debole, invece, Mediaset che arretra dello 0,19%. Da segnalare, infine, il debutto di Blue Note che ha aperto a 3,12 euro, invariata rispetto al prezzo dell’Ipo.

ASIA IN RIALZO. WALL STREET LIMITA LE PERDITE. MA LE SANZIONI A MOSCA SPAVENTANO L’EUROPA

L’Europa si prepara ad una giornata “calda”, dominata dalla richiesta di sanzioni più dure verso Mosca. Il braccio di ferro indebolisce Wall Street ma il Toro non s’abbatte.

Stamane i listini asiatici ai massimi da tre anni e mezzo, registrano diffusi guadagni a partire da Tokyo +0, 85% che ha riaperto i battenti dopo il Marine day, la festa del mare. Fa ancor meglio Hong Kong + 1,21%. Gli umori sono migliorati dopo che il primo ministro malese ha annunciato che i ribelli ucraini consegneranno le scatole nere dell’aereo abbattuto.

Stabile anche il prezzo del greggio (105 dollari il Brent), l’oro (1310 dollari l’oncia) mentre lo yen arretra dello 0,1%. L’ottimismo delle Borse orientali riflette i miglioramenti, nel finale, di Wall Street che ha comunque aperto la settimana con il segno negativo: Dow Jones -0,23%, S&P – 0,28%, Nasdaq -0,17%.  

In attesa delle trimestrali di Apple e Microsoft, previste per stasera, la Borsa Usa registra le prime contromosse di Time Warner anti-Murdoch: il cda della società ha votato modifiche che, in pratica, impediscono allo “Squalo” ed ai suoi alleati di indire un’assemblea straordinaria. Ma i fondi pensione protestano.

Netflix, intanto, ha superato la barriera dei 50 milioni di abbonati, di cui 36 in Usa. A settembre il servizio sbarcherà in Francia ed in Germania. Dopo la trimestrale il titolo avanza dello 0,7%.

EFFETTO MOSCA, SOFFRE L’AUTO

Le Borse europee sono in calo nel finale di seduta: Londra -0,31%, Parigi -0,7%, Francoforte -1,11%, Madrid -0,43%. Sotto tiro in Europa i titoli dell’auto (-1,15% lo Stoxx di settore) a partire da Peugeot -3,7% dopo i cali delle vendite nei mercati emergenti. Fiat perde l’1,7% all’interno di un comparto europeo in calo dell’1,15%. Male anche Cnh con -2,55%. Pirelli arretra dell’1,7%. Piazza Affari è tra i listini peggiori con un ribasso dell’indice Ftse Mib dell’1,48% a quota 20.431 punti.

Lo spread tra Btp e Bund, dopo essere sceso sotto i 160 punti base nel corso delle contrattazioni, ha chiuso a 162 centesimi e il differenziale del decennale domestico di è assestato al 2,77%. Cade per il sesto giorno consecutivo la Borsa di Mosca e scende sui minimi degli ultimi due mesi e mezzo: indice Micex -2,91%. 

BANCHE IN CADUTA, MA BRILLA FINECO

L’indice italiano dei bancari lascia sul campo oltre il 2% a fronte di un più modesto -0,7% del paniere di riferimento europeo. Le perdite più massicce riguardano il comparto delle Popolari: Ubi Banca -3,2%, Banca Popolare di Milano -3,3%, Banca Popolare dell’Emilia Romagna -2,9%.

Il Banco Popolare perde il 2,13% scivolando a 11,52 euro. Norges Bank ha acquistato il 2,087% del capitale dell’istituto di credito cooperativo.

Unicredit ha perso il 2,2%: la partecipazione nel capitale di Finecobank (+1,08% a 4,10 euro) è scesa dal 70% al 65,5%, di cui 4,5% senza voto. L’operazione risale allo scorso 17 luglio quando le due banche hanno annunciato l’esercizio dell’opzione greenshoe da parte dei coordinatori globali dell’offerta. La raccolta di Fineco, al termine del primo semestre, ha superato i due miliardi.

Intesa Sanpaolo perdeva ieri l’1,9%. La nuova legge ungherese sui crediti in valuta comportarà un costo di 65 milioni per la controllata Cib Bank. Mediobanca -1,2%.

Monte dei Paschi -1,7%. Il Banco de Santander ha deciso di alzare la raccomandazione a Hold da Underweight, confermando il target price a 1,40 euro. Intanto, la Fondazione MontePaschi ha deliberato di avviare l’azione di responsabilità nei confronti degli organi della stessa Fondazione che nel 2008 aderirono all’aumento di capitale di Banca MontePaschi funzionale all’operazione.

Tonfo di Banca Carige -4,02%. Dalle ultime comunicazioni Consob sulle partecipazioni rilevanti è emerso che Mediobanca detiene una partecipazione del 7,037% a titolo di prestatario nel capitale dell’istituto di credito genovese.

L’ANTITRUST MULTA LE TLC: GIU’ TELECOM

Telecom è scesa dell’1,42% a 0,869 euro e l’autorità antitrust ha avviato quattro istruttorie nei confronti di Vodafone, Wind, Telecom e H3G che avrebbero fornito agli utenti di telefonia mobile servizi a pagamento non richiesti e/o richiesti inconsapevolmente addebitando i relativi importi sul credito telefonico.

Mediaset -0,7%, dopo che venerdì ha ttenuto il via libera dell’Agcom alla concessione in licenza dei diritti televisivi per il campionato di serie A di calcio.

SOFFRONO I TITOLI DEGLI AEROPORTI: WDF E AUTOGRILL

Tra le peggiori blue chip c’è anche World Duty Free -3,4%. Autogrill -1,9%. Entrambi deboli sui timori di un calo del traffico aereo, il gruppo è presente in molti aeroporti. Prese di profitto anche su Salini Impregilo (-5,62% a 3,49 euro). Tra le società dell’industria, Finmeccanica ha perso il 2,5%, Cnh Industrial il 2,6%, Prysmian -0,6%, StM invariata.

Fincantieri ha limato le perdite a -0,74% in attesa della pubblicazione dei dati semestrali divulgati in serata: la società ha chiuso il primo semestre del 2014 con un utile netto pari a 33 milioni di euro, stabile sullo stesso periodo del 2013.

POSITIVE UTILITIES E MAIRE

Tra i titoli in terreno positivo spiccano le utilities. Snam +0,2%, A2A -0,8%. In rialzo anche Maire Tecnimont +1,4% dopo l’annuncio di un memorandum of understanding con la pachistana Fatima Group Principals (Fgp) e Midwest Fertilizer Corportation (Mfc) per la realizzazione di un nuovo megacomplesso di fertilizzanti di Mfc negli Stati Uniti, in un progetto dal valore stimato di 1,6 miliardi di dollari.

Anima Holding +2,2%, Moleskine +2%. BE guadagna il 2,7% nel giorno di esordio sullo Star. Un broker sottolinea come il passaggio al nuovo segmento possa portare al titolo maggiore visibilità e liquidità.

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