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Tim-sindacati: accordo per oltre 4.600 esuberi volontari

Due le intese fra l’azienda e le parti sociali: la prima riguarda 4.300 pensione che entro il 2020 potranno lasciare il lavoro attraverso lo strumento dell’isopensione, il secondo interessa altre 314 persone, che potranno uscire utilizzando quota 100

Tim-sindacati: accordo per oltre 4.600 esuberi volontari

Tim e i sindacati hanno raggiunto un doppio accordo sugli esuberi dal gruppo delle telecomunicazioni. Le intese riguardano in tutto oltre 4.600 lavoratori e sono state raggiunta mercoledì, dopo un lungo confronto fra l’azienda e le sigle sindacali Slc Cgil, Fistel Cisl, Uilcom Uil e Ugl Tlc.

La prima riguarda 4.300 uscite volontarie, che avverranno gradualmente nel biennio 2019-2020 attraverso lo strumento dell’isopensione – o “esodo dei lavoratori anziani” – previsto dalla legge Fornero.

Il meccanismo permette di andare in pensione con un anticipo massimo di quattro anni (estesi a sette per il triennio 2018-2020 dalla manovra dell’anno scorso) a patto che l’azienda dia ai lavoratori un assegno di importo equivalente alla pensione fino al perfezionamento dei requisiti per il pensionamento effettivo. Non c’è alcuna penalizzazione per i dipendenti, perché l’azienda è tenuta a versare anche i contributi. L’isopensione può essere utilizzata solo da aziende che occupano mediamente più di 15 dipendenti e solo dopo la sottoscrizione di un’intesa fra azienda, Inps e sindacati dei lavoratori.

Il secondo accordo riguarda invece altri 314 dipendenti che, se lo vorranno, potranno uscire dall’azienda nell’ambito di una procedura già avviata nel 2017 – e che aveva registrato un numero limitato di opposizioni al recesso – utilizzando tra i requisiti anche quello di essere in possesso del diritto alla pensione anticipata con “quota 100”.

“Con questa intesa – commenta Luciano Savant Levra, segretario nazionale della Uilcom – oltre alla importante opportunità data ai circa 4.600 lavoratori di uscire volontariamente e anticipatamente da Tim si gestiscono in maniera non traumatica gli esuberi dichiarati nel piano 2018/2020, che oltre a mantenere gli impegni sottoscritti in precedenza aumenta le uscite volontarie di circa 600 unità. Un segnale importante per andare verso quella normalizzazione indicata nel nuovo piano industriale della quale Tim ha molta necessità”.

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