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S&P, Mps, Fonsai: alla sbarra l’euforia del 2007

Tengono banco, in Europa ed in Usa, gli scandali finanziari maturati nel 2007/08, nella fase suprema dell’euforia pre-crisi – Sul fronte Monte Paschi arriva l’atto d’accusa della Procura – Negli Usa il Dipartimento della Giustizia federale fa causa a Standard & Poor’s – Convocate per il 13 e 14 marzo le assemblee ordinarie di Fondiaria-Sai e Milano Ass.

S&P, Mps, Fonsai: alla sbarra l’euforia del 2007

S&P, MPS, FONSAI: ALLA SBARRA L’EUFORIA DEL 2007. PUROSANGUE, AUMENTI FRESH E PURE I TALKING HEADS

Tengono banco, in Europa ed in Usa, gli scandali finanziari maturati nel 2007/08, nella fase suprema dell’euforia pre-crisi.

A) Sul fronte Monte Paschi, ieri in ripresa del 3,2%, arriva l’atto d’accusa della Procura: i contratti per i finanziamenti necessari all’acquisto di Antonveneta sono stati modificati dopo le comunicazioni al mercato ed agli organi di vigilanza, Tra gli indagati, oltre all’ex presidente Giuseppe Mussari e all’ex direttore generale Antonio Vigni e a Gianluca Baldassari, già capo dell’area finanza, ci sono pure il capo dell’area legale dell’epoca Raffaele Rizzi e Marco Morelli, già responsabile della Banca dei territori di Intesa San Paolo, oggi responsabile per l’Italia di Merrill Lynch. Fu Morelli a concordare con JP Morgan l’aumento di capitale Fresh, nei fatti un finanziamento alla Fondazione con un contratto di total return swap assai costoso.

Alessandro Profumo, presidente di Banca Mps non crede che nell’acquisto di Banca Antonveneta da parte di Mps siano state pagate tangenti. ‘Penso di no’ afferma rispondendo a una domanda nel corso della trasmissione ‘Otto e Mezzo’ su ‘La7’ e aggiunge: ‘La magistratura sta indagando; se questo dovesse essere risaneremmo il bilancio del Monte dei Paschi perche’ chiederemmo dei soldi indietro’. Profumo ha poi aggiunto che il rinnovo del mandato di Mussari all’Abi a luglio, nonostante fosse gia’ indagato, ‘col senno di poi e’ stato un errore e di errori se ne fanno’. Alla domanda di un giudizio su Mussari risponde: ‘Non ho un giudizio positivo su Mussari’.

B) “Questo mercato è una trottola che sta per finire il suo giro malamente”. Questo si legge in una e mail di un analista di S&P sui mutui subprime datata autunno 2006. Un’altra, del marzo 2007, prende a prestito una canzone dei Talking Heads: “I subprime stanno bollendo, e tireranno giù tutta la casa”. Questo e ben altro si legge nel voluminoso atto d’accusa che il Dipartimento della Giustizia federale Usa, assieme a quello di 16 Stati ha promosso contro l’agenzia: 5 miliardi di danni per “avere ignorato – recita l’accusa  – propri stessi standard nel giudicare i titoli collegati al mercato dei mutui e di aver defraudato gli investitori  nella misura di 5 miliardi di dollari”. McGraw-Hill, azionista di controllo dell’agenzia di rating ha lasciato sul terreno il 6,5% circa, dopo l’annuncio della  causa civile.

C) Sono state convocate per il 13 e 14 marzo le assemblee ordinarie di Fondiaria-Sai e Milano Assicurazioni per deliberare sulla proposta di azione di responsabilità nei confronti di alcuni ex amministratori e sindaci, tra cui tutta la famiglia Ligresti e l’ex AD Fausto Marchionni. Il commissario ad acta di Fonsai Matteo Caratozzolo evidenzia nella relazione sull’azione di responsabilità che ”la consulenza affidata al Salvatore Ligresti nel settore immobiliare e’ servita al più a dar forma all’ingerenza del medesimo nella strategia di impiego delle disponibilità del gruppo Fonsai. Insomma – scrive l’esperto – Salvatore Ligresti ha percepito abnormi compensi allo scopo di far comprare al gruppo Fonsai esclusivamente immobili di proprietà delle controparti correlate”.L”’importo dei danni causati – aggiunge il commissario .  e’ ingentissimo, nell’ordine di centinaia di milioni di euro”.

Il commissario non si limita ad accusare la famiglia Ligresti, ma individua “profili di grave responsabilità risarcitoria” per altri 23 membri dei cda e dei collegi sindacali: l’ex ad Fausto Marchionni, ma anche, tra gli altri,  Antonio Talarico, Vincenzo La Russa, Cosimo Rucellai, Andrea Broggini, Salvatore Spiniello. Nel mirino anche i 4,7 milioni versati da Fonsai e Milano alla Laita di Jonella Ligresti società “avente quali oggetto sociale l’allevamento di cavalli da corsa al fine di partecipare a concorsi ippici”.

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