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Sioi: quello che succede nell’Artico va oltre l’Artico

Al via la prima simulazione giovanile del Consiglio Artico in Italia – 150 under 30 da tutto il mondo uniti da un unico obiettivo: salvare l’Artico.

Sioi: quello che succede nell’Artico va oltre l’Artico

150 giovani da tutto il mondo si sono riuniti ieri, insieme a illustri personalità del mondo politico, diplomatico e imprenditoriale, presso la Sala Conferenze Internazionali  della  Farnesina, per partecipare alla Cerimonia di apertura di One Arctic, la prima simulazione giovanile dei lavori del Consiglio Artico in Italia. A promuovere l’evento, la Società Italiana per l’Organizzazione Internazionale (SIOI – UN Association of Italy), in collaborazione con l’Ambasciata degli Stati Uniti in Italia, e il supporto del Ministero degli affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Leonardo Spa e l’Ambasciata del Canada a Roma.

Franco Frattini, presidente della SIOI, ha inaugurato l’evento sottolineando l’interconnessione tra le “questioni artiche” e il futuro dell’umanità. Il suo intervento ha evidenziato come One Arctic sia una simulazione che riguarda l’Artico, ma il cui impatto va oltre l’Artico. La salvaguardia della regione e della popolazione indigena dalle migrazioni forzate causate dal cambiamento climatico dipendono dalla nostre capacità di agire ora pensando al futuro delle prossime generazioni.

A seguire il Sottosegretario agli Affari Esteri, Benedetto della Vedova, ha evidenziato come le sfide legate alla salvaguardia dell’Artico vadano oltre i confini nazionali. L’attenzione per l’Artico non è legata solo ad interessi nazionali ma è motivata anche da “solidarietà internazionale”.

L’ambasciatore vicario degli Stati Uniti in Italia, Kelly Degnan, ha ribadito l’impegno statunitense sulla protezione dell’Artico e sul coinvolgimento delle comunità artiche nelle decisioni che le coinvolgono. Il futuro è in mano alle nuove generazioni e coinvolgerle sui temi dello sviluppo sostenibile è un impegno chiave per il progresso, ha concluso la Chargé d’Affaires.

Il cambiamento climatico non ci sarà tra 50 anni – ha concluso nel suo intervento  l’ambasciatore di Finlandia Janne Taalas –  ma sta avvenendo ora, mentre siamo qui e parliamo. “Noi possiamo fare ancora la differenza”.

Massimo Comparini, amministratore delegato di E- Geos, ha sottolineato come la capacità di osservare il pianeta dallo spazio sia uno degli elementi che ci consente di comprendere il cambiamento climatico. L’azienda, leader internazionale nel settore dell’osservazione della Terra e della Geo – Spatial, si occupa dal 2000 del monitoraggio per la tutela ambientale, la gestione delle catastrofi naturali e la sorveglianza marittima. Temi fondamentali che saranno discussi, a partire da oggi, dai giovani di One Arctic.

I lavori continueranno dal 3 al 5 maggio nella sede della SIOI a Palazzetto Venezia. I migliori Delegati saranno premiati alla cerimonia di chiusura, il 5 maggio, durante la quale sarà presentata la Youth Arctic Roadmap che sarà poi trasmessa al Senior Arctic Official del MAECI.

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