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RISPARMIO – Gli Etf compiono 15 anni

Alla vigila del 15esimo anniversario degli Etf europei, BlackRock prevede che la pietra miliare dei mille miliardi di dollari in gestione verrà raggiunta fra meno di cinque anni – Attualmente sono 2.269 gli ETF disponibili in Europa, quotati in 22 Paesi di tutto il continente e gestiti da 45 diversi emittenti – Il patrimonio in gestione è di 494 miliardi.

RISPARMIO – Gli Etf compiono 15 anni

L’Europa è entrata nel 2000 nervosamente, con la paura che il millenium bug avrebbe danneggiato i sistemi informatici globali. Tuttavia, dopo aver traghettato questo test, il 2000 si è rivelato un anno produttivo per l’innovazione su molti versanti, tra cui quello dei mercati finanziari europei dove furono lanciati i primi Exchange Traded Funds (ETF).

I primi ETF ad essere quotati in Europa sono stati due fondi azionari europei, approdati alla Deutsche Borse l’11 aprile 2000, ovvero l’iShares STOXX Europe 50 UCITS ETF e l’iShares EURO STOXX 50 UCITS ETF. Questo lancio è stato seguito dal primo ETF quotato nel Regno Unito al London Stock Exchange il 28 aprile 2000, l’iShares Core FTSE 100 UCITS ETF.

Attualmente sono 2.269 gli ETF disponibili in Europa, quotati in 22 Paesi di tutto il continente e gestiti da 45 diversi emittenti. L’industria vanta un patrimonio in gestione di 494 miliardi di dollari e gli asset del primo ETF inglese, l’iShares Core FTSE 100 UCITS ETF, sono costantemente cresciuti, tanto da renderlo il principale ETF azionario sul mercato inglese per patrimonio, pari a 3,7 miliardi di dollari.

Alla vigilia del 15esimo anniversario dell’industria, Rachel Lord, Responsabile EMEA di iShares -piattaforma ETF di BlackRock- ha così commentato: “Gli ETF rappresentano una delle storie di successo del XXI° secolo dell’industria europea degli investimenti. In soli 15 anni, partendo da zero questo segmento del mercato finanziario si è affermato fino a raggiungere quota 500 miliardi di dollari, offrendo livelli di efficienza, trasparenza e valore che hanno democratizzato gli investimenti all’interno del continente”.

Gli ETF domiciliati in Europa “continuano a svilupparsi rapidamente – ha aggiunto –, nonostante le recenti incertezze economiche e geopolitiche. Infatti, la crescita della diffusione di ETF è qui di gran lunga superiore alla media mondiale e l’Europa fornisce il principali contributo alla struttura e alle dimensioni del mercato globale. Il patrimonio degli ETF europei supererà i 500 miliardi di dollari da un giorno all’altro ed entro il 2019, quando l’industria entrerà nella fase di maturità, ci aspettiamo che superino i 1.000 miliardi di dollari, mentre il mercato globale si attesterà a 6.000 miliardi di dollari”.

Secondo Lord, inoltre, “ci sono stati molti sviluppi, in particolare sul segmento dei fondi che replicano mercati di nicchia e alternativi, come materie prime e immobiliare. Oltre alla continua innovazione, come gli smart beta, riteniamo che gli investitori continueranno ad utilizzare gli ETF come strumenti per implementare i loro investimenti core, azionari ed obbligazionari, basati su indici di capitalizzazione di mercato”.

Infine, nell’ultimo periodo – conclude l’esperta – “assistiamo ad una crescente adozione da parte di investitori che in precedenza utilizzavano prodotti negoziati OTC, in particolare futures, e che ora si rivolgono agli ETF per la prima volta grazie alla loro liquidità e ai bassi costi. Il percorso è delineato chiaramente e ogni giorno osserviamo nuovi investitori degli ETF a livello europeo”.

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