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Rai, l’amministratore delegato Carlo Fuortes si è dimesso: “Non ci sono più le condizioni per continuare”

L’amministratore delegato della Rai Carlo Fuortes ha comunicato le sue dimissioni al Ministro dell’Economia e delle Finanze – Tra i possibili sostituti c’è Roberto Sergio

Rai, l’amministratore delegato Carlo Fuortes si è dimesso: “Non ci sono più le condizioni per continuare”

L’amministratore delegato della Rai Carlo Fuortes si è dimesso. “Nell’interesse dell’azienda rimetto il mandato. Prendo atto che non ci sono più le condizioni per proseguire il mio lavoro di amministratore delegato”. Fuortes ha comunicato la sua decisione al ministero dell’Economia con una nota ufficiale, ma le dimissioni erano già nell’aria. Ma chi prenderà il suo posto? A metà maggio devono essere completati i palinsesti e c’è la necessità di una svolta a destra del servizio pubblico: al posto di Fuortes dovrebbe subentrare Roberto Sergio, direttore di Radio Rai, ma non va escluso il nome di Marcello Ciannamea né di Giampaolo Rossi, uomo di fiducia di Giorgia Meloni. Anche se quest’ultimo, probabilmente, affiancherà Sergio nelle vesti di direttore generale.

Carlo Fuortes: perché si è dimesso dalla Rai?

L’ormai ex vertice di Viale Mazzini, dopo avere ripercorso i successi ottenuti dall’emittente statale durante la sua carica, ha motivato così la sua scelta. “Dall’inizio del 2023 sulla carica da me ricoperta e sulla mia persona si è aperto uno scontro politico che contribuisce a indebolire la Rai e il Servizio pubblico. Allo stesso tempo ho registrato all’interno del Consiglio di amministrazione della Rai il venir meno dell’atteggiamento costruttivo che lo aveva caratterizzato, indispensabile alla gestione della prima azienda culturale italiana. Ciò – ha aggiunto l’ex ad di Viale Mazzini – minaccia di fatto di paralizzarla, non mettendola in grado di rispondere agli obblighi e alle scadenze della programmazione aziendale con il rischio di rendere impossibile affrontare le grandi sfide del futuro della Rai”.

Con l’ormai noto risiko delle nomine in corso, Fuortes ha dunque preferito lasciare il proprio incarico. “Il Consiglio di Amministrazione deve deliberare, nelle prossime settimane, i programmi dei nuovi palinsesti ed è un dato di fatto che non ci sono più le condizioni per proseguire nel progetto editoriale di rinnovamento che avevamo intrapreso nel 2021”.

“Il mio futuro professionale – di cui si è molto discusso sui giornali in questi giorni, non sempre a proposito – è di nessuna importanza di fronte a queste ragioni e non può costituire oggetto di trattativa”, ha concluso il dirigente.

Il ballo delle nomine: al via il Raibaltone

Giovedì 4 maggio il Consiglio dei ministri ha approvato il decreto che interviene su enti e società pubbliche e che ha inciso sulla scelta, da parte del governo guidato da Giorgia Meloni, dei prossimi vertici della Rai e quindi su Fuortes. In base alla norma varata dal Cdm, è stato introdotto un nuovo limite anagrafico per i direttori stranieri di teatri e fondazioni liriche: 70 anni. Uno degli effetti è stato appunto quello di accompagnare alla porta l’attuale sovrintendente del San Carlo di Napoli, il francese Stéphane Lissner, che ha compiuto 70 anni lo scorso gennaio. Dunque, Fuortes ha deciso di dimettersi dalla sua carica prima della scadenza (prevista nel 2024) per prendere il posto di Lissner alla direzione del San Carlo.

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