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Popolari, alt alle spa: sentenza shock del Consiglio di Stato

Colpo a sorpresa del Consiglio di Stato che in via cautelare ha sospeso la circolare attuativa della Banca d’Italia bloccando la trasformazione delle banche popolari in spa – Nel mirino soprattutto le parti della circolare che limitano il rimborso per il recesso dei soci – Ora la parola passa alla Corte Costituzionale

Popolari, alt alle spa: sentenza shock del Consiglio di Stato

Il sabotaggio delle riforme ad opera dell’alta burocrazia e degli azzeccagarbugli di professione, di cui Consiglio di Stato e Tar sono la suprema espressione, ha colpito ancora. Accogliendo i ricorsi di alcuni piccoli soci delle Popolaru (tra cui l’economista Marco Vitale e il consigliere della Bpm,Pietro Lonardi), il Consiglio di Stato ha sospeso con un’ordinanza cautelare ad effetto immediato una circolare attuativa della Banca d’Italia sulla riforma delle banche popolari intralciando la loro trasformazione in spa in attesa di un pronunciamento sul merito della questione e di un verdetto dalla Corte Costituzionale.

Si tratta ora di capire che cosa succederà per la maggior parte delle dieci banche popolari che, a norma di legge, si sono già trasformate in spa e per chi, come la Banca Popolare di Bari, ha convocato nei giorni scorsi l’assemblea per l’11 dicembre per decidere la trasformazione stessa in spa. Non dimentichiamoci che la maggior parte delle Popolari più grandi è quotata in Borsa e che l’atto del Consiglio di Stato rischia di creare un danno non indifferente agli istituti e ai risparmiatori.

A breve sono attese le contromosse della Banca d’Italia e del Tesoro ma il pronunciamento del Consiglio di Stato testimonia ancora una volta quanto sia difficile riformare il Paese, di cui la riforma delle Popolari, attesa da oltre trent’anni, era uno dei capisaldi non solo agli occhi dei mercati e degli investitori internazionali ma per mettere in sicurezza le Popolari stesse e facilitarne il ricorso al mercato dei capitali.

Il presidente di Assopopolari, Corrado Sforza Fogliani, ha però commentato: “Le ordinanze del Consiglio di Stato confermano  le preoccupazioni da sempre espresse da Assopopolari a proposito di una delicata riforma come quella delle banche popolari. I giudici sono comunque sulla strada della salvaguardia della concorrenza ad ogni livello e di banche che da sempre sono al servizio del territorio”.

L’intervento del Consiglio di Stato si riferisce in particolare ai limiti sui rimborsi dei soci che esercitano il diritto di recesso e che erano stati pensati per tutelare la stabilità finanziaria delle Popolari senza ledere i diritti degli azionisti ma semplicemente modulandoli nel tempo. Ma ora tutto torna in discussione con una tempistica – alla vigilia del referendum – a dir poco sospetta.

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