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Monte dei Paschi: Moody’s alza il rating da B2 a B1, il titolo risale

La revisione da parte dell’agenzia americana è dovuta all’aumento di capitale da 5 miliardi interamente sottoscritto – L’outlook rimane comunque negativo: i fondamentali finanziari “sono ancora vulnerabili” e la Banca è ancora esposta agli stress test Eba – Approvata dal Cda l’incorporazione di Mps Immobiliare – Bene il titolo a Piazza Affari.

Monte dei Paschi: Moody’s alza il rating da B2 a B1, il titolo risale

Il titolo del Monte dei Paschi di Siena a metà mattina sale in Borsa dell’1,8%, mettendo a segno uno dei migliori rialzi del Ftse Mib, che negli stessi minuti guadagna lo 0,47%. Mps beneficia del miglioramento del rating da parte di Moody’s. L’agenzia ha alzato il rating sul debito senior a lungo termine e sui depositi della banca senese a B1 da B2. In una nota Moody’s spiega che il miglioramento è dovuto all’aumento di capitale da 5 miliardi della banca interamente sottoscritto, che ha rafforzato la riserva di capitale della Banca, a fronte delle pressioni per la bassa qualità degli asset e per le perdite nette attese per il 2014 e potenzialmente anche per il 2015.

L’outlook rimane però negativo. L’agenzia di rating rileva infatti che i fondamentali finanziari di Mps sono ancora vulnerabili e nonostante l’aumento di capitale la banca è ancora esposta agli stress test dell’Eba. Il rating standalone Bank Financial Strength Rating (BFSR), precisa poi la nota, “è stato riconvertito nella scala Baseline Credit Assessment (BCA) a caa2 da caa3”. Tutti i rating sugli strumenti e sui programmi di debito a lungo termine della banca sono stati influenzati da questa azione. Contestualmente, i rating della controllata Mps Capital Services sono stati alzati in linea con quelli della Capogruppo.

Ieri inoltre il Cda della Banca senese ha approvato il progetto di fusione per incorporazione della controllata totalitaria Mps Immobiliare in Banca Mps che comporterà un rafforzamento del patrimonio civilistico e di vigilanza di circa 594 milioni, a livello individuale, stimato sulla base dei dati contabili al 31 marzo 2014.

La nota precisa che trattandosi di fusione per incorporazione di una società interamente controllata, l’operazione non determina alcun effetto nel bilancio e sul patrimonio di vigilanza consolidati. La fusione si inquadra negli obiettivi strategici delineati dal Piano Industriale 2013-2017 e rientra nell’ambito delle azioni manageriali volte alla semplificazione organizzativa e societaria del gruppo. La realizzazione dell’operazione è sottoposta al rilascio dell’autorizzazione da parte della Banca d’Italia.

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