Condividi

Marche, il lusso fa bene all’export dei distretti industriali

Secondo il Monitor dei Distretti delle Marche, curato dal Servizio Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo per Banca dell’Adriatico, l’export della regione evidenzia una maggiore vivacità nei flussi commerciali verso i nuovi mercati – Tra questi, la Russia e la Cina offrono i contributi maggiori

Marche, il lusso fa bene all’export dei distretti industriali

I distretti delle calzature di Fermo e della pelletteria di Tolentino stanno trainando il sistema moda delle Marche: entrambi, anche se con intensità differenti (Fermo +7,1% e Tolentino +4,9%) evidenziano tassi di crescita positivi dal 2010 e determinano una crescita continua delle esportazioni e il recupero dei livelli di export pre-crisi.

Nelgi altri comparti industriali la situazione non è così rosea. Nel primo trimestre di quest’anno hanno frenato le esportazioni i distretti delle cappe aspiranti ed elettrodomestici di Fabriano (-1,8%, secondo trimestre consecutivo in perdita) e quello delle cucine di Pesaro (-4,7), alle prese con l’inasprimento della concorrenza internazionale e di un processo di riorganizzazione e delocalizzazione produttiva. Anche il distretto degli strumenti di Castelfidardo perde fatturato (-18,7%).

Questi dati emergono dal Monitor dei Distretti delle Marche curato dal Servizio Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo per Banca dell’Adriatico. L’analisi dell’orientamento geografico dell’export delle Marche, effettuata in riferimento all’ultimo decennio, evidenzia una maggiore vivacità nei flussi commerciali verso i nuovi mercati. Tra questi, la Russia e la Cina offrono i contributi maggiori. Nel corso del primo trimestre del 2013 le esportazioni dirette sul mercato russo sono cresciute dell’8,9% raggiungendo i 135 mln, 11 mln in più rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.

Commenta