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L’Iran a Roma: Teheran si presenta e cerca partner italiani

Oil&Gas, minerario, trasporti, automotive, edilizia: sono i settori più promettenti. Dal 22 al 26 Novembre si apre alla Fiera di Roma “Iran Solo Exhibition”, la prima manifestazione del Paese in Occidente dal 1979. Ministri e circa 140 aziende iraniane in vetrina. Molto ambizioso il programma della fiera: incontri “B2B”con 200 aziende italiane, eventi culturali e programmi didattici per bambini.

L’Iran a Roma: Teheran si presenta e cerca partner italiani

L’Iran ha scelto l’Italia, ed in particolare Roma, per presentare le proprie aziende ed i propri business nella prima manifestazione del grande Paese sciita in tutto l’Occidente dal 1979.Teheran è in cerca di tecnologia e partner italiani disponibili a condividerli in joint venture. Il recente accordo sul nucleare e la conseguente caduta dell’embargo rappresenta la riapertura di uno dei mercati più interessanti fra Europa ed Asia, che offre enormi potenzialità: si parla, per le aziende europee, di un mercato da 800 miliardi di dollari. Entro il 2020 è prevista la costruzione di 80 nuovi aeroporti e 3.500 alberghi. 

La manifestazione, che sarà presentata nella mattinata del 22 novembre dal Ministro iraniano di Industria, Miniere e Commercio Mohammad Reza Nemathzadeh e dal Ministro italiano dello Sviluppo economico Carlo Calenda, ospita 140 aziende iraniane dei principali settori economici, 12 banche e cinque ministeri su un’area espositiva di oltre 7.000 mq. 
Sono previsti incontri diretti – B2B – con almeno 200 imprese e 14 banche italiane, pronte ad ascoltare programmi e proposte di partnership. 

La riapertura dei rapporti commerciali con Teheran porterebbe immediati benefici nel settore petrolifero,il più colpito dalle sanzioni internazionali, e in quello dell’automotive. Sono previsti inoltre ingenti investimenti nel minerario e nei trasporti. 

Piero Piccinetti, amministratore unico di Fiera di Roma e ancor prima pioniere delle relazioni commerciali con l’Iran, spiega così il senso della rassegna: “Il principale obiettivo è quello di mettere in contatto le nostre aziende con realtà in cui ci sono possibilità di sviluppo. Ovviamente nel rispetto delle regole. E l’Iran, con i suoi 80 milioni di abitanti rappresenta oggi quello che negli anni 2000 sono stati gli Emirati Arabi, un paese colto, grande produttore di petrolio, gas naturale, prodotti petrolchimici e agro alimentari, con vaste potenzialità di sviluppo nei settori di servizi e turismo”. 

 

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