Condividi

L’allarme di Bankitalia sulla recessione italiana raffredda anche Piazza Affari

Il peggioramento delle previsioni di Banca d’Italia sulla congiuntura italiana 2013 frena anche Piazza Affari che chiude in modesto ribasso – Soffrono Enel, Eni e Fiat (ma ieri c’era stato il suo exploit) – In rialzo Mediaset, Ansaldo Sts e le maggiori banche italiane – Ripiega l’euro – Spread poco mosso

L’allarme di Bankitalia sulla recessione italiana raffredda anche Piazza Affari

GALOPPA SOLO LA SCUDERIA BERLUSCONI. MONDADORI +7%
MILANO -0,2%. L’EURO FRENA DOPO I RECORD SU FRANCO E YEN

Seduta opaca sui listini europei, in attesa della chiusura per il fine settimana. Il miglioramento della congiuntura cinese non è stato un propellente sufficiente per un finale Toro.

Piazza Affari archivia la seduta con un modesto ribasso: l’indice Ftse Mib ha perduto lo 0,19% a quota 17 554.

Oggi la Banca d’Italia ha rivisto al ribasso le stime sul Pil italiano del 2013 portandole ad in livello più vicino a quello delle aspettative degli economisti, da -0,2% a -1%. Sul mercato delle obbligazioni statali lo spread Bund Btp si restringe a 255 punti base (-3 punti).

Londra chiude in rialzo dello 0,5% e Parigi dello 0,2%, Francoforte perde lo 0,2%.

L’euro corregge nei confronti del dollaro a 1,3307 da 1,337 della chiusura di ieri. La valuta unica ha toccato in mattinata il massimo da maggio 2011 sul franco e sullo yen. Minimo da marzo 2012 per la sterlina nei confronti dell’euro.

Wall Street è in lieve ribasso dopo la diffusione di un indicatore sulla fiducia tra i consumatori: l’indice Dow Jones e S&P500 sono in calo dello 0,1% mentre il Nasdaq perde lo 0,44%.

L’indice di fiducia dei consumatori elaborato dall’Università del Michigan in collaborazione con Thomson Reuters è sceso in gennaio a 71,3 da 72,9 di dicembre, gli economisti si aspettavano un incremento a 75 punti.

Il titolo da copertina in Piazza Affari resta Mediaset + 5,57%: Berenberg ha portato il target price a 2,6 euro ed ha confermato la raccomandazione Buy. È scattata la corsa a chiudere le posizioni ribassiste. Restando nella galassia Berlusconi, Mondadori sale del 7%.

Telecom Italia invece è in rialzo dello 0,86%. Il gruppo ha deciso di andare avanti con la cessione di Telecom Italia Media anche se le offerte sono molto più basse di quanto espresso dal prezzo di Borsa. Il titolo della società media sale del 2%.

Dopo il report di Bofa Merrill Lynch nuovo record storico di Tod’s a 105 euro, ora +0,7% a 102,80 euro. Sale Ansaldo StS , in rialzo del 2%, Goldman Sachs ha alzato la raccomandazione a neutral da sell. Buzzi sale del 4,3% dopo la promozione di Exane a outperform da underperform. Lo stesso broker ha tagliato Italcementi ad underperform da neutral, il titolo perde lo 0,2%.

Banche anora in rialzo: Unicredit +1,84% e Intesa +1,1%. In calo Banco Popolare -0,2%e Ubi Banca-0,4%. Mediobanca -0,83%.

Generali ha annullato i guadagni e perde lo 0,5%. Mario Greco ha confermatole trattative per e attività messe in vendita dalla compagnia, Bsi e la controllata degli Stati Uniti attiva nella riassicurazione.

Fondiaria Sai guadagna il 4% (dopo il +11% di ieri), Unipol+3%. I titoli si portano sui massimi da luglio.

La bocciatura di Ubs pesa su Enel -2,68%.

Fiat +1,02% Il costruttore ha firmato un accordo con Mazda per produrre una nuova automobile a marchio Alfa Romeo.

Commenta