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Istat: produzione industria +3% a maggio, record dal 2011

Nella media del periodo marzo-maggio 2015, invece, la produzione è aumentata dell’1,0% rispetto al trimestre precedente – In termini tendenziali si un forte aumento nel comparto dei beni strumentali (+8,5%) mentre l’auto continua a correre (+55,6%) – In misura più lieve aumenta anche l’energia (+1,5%).

Istat: produzione industria +3% a maggio, record dal 2011

A maggio la produzione industriale è cresciuta del 3% su base annua. Lo ha comunicato questa mattina l’Istat, precisando che si tratta dell’aumento più alto dall’agosto del 2011, quando l’indice era salito del 7,1%.

Rispetto ad aprile 2015, invece, il rialzo di due mesi fa è stato pari allo 0,9%. Nella media del periodo marzo-maggio 2015, invece, la produzione è aumentata dell’1,0% rispetto al trimestre precedente. Infine, nella media dei primi cinque mesi dell’anno, la produzione è aumentata dello 0,5% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso.

Quanto ai singoli raggruppamenti, a maggio l’indice destagionalizzato presenta variazioni congiunturali positive in tutti i settori: beni strumentali +2,3%, energia +1,7%, beni di consumo +0,7% e beni intermedi +0,6%.

In termini tendenziali gli indici corretti per gli effetti di calendario registrano, a maggio 2015, un forte aumento nel comparto dei beni strumentali (+8,5%). In misura più lieve aumentano anche l’energia (+1,5%), i beni di consumo (+1,4%) e i beni intermedi (+0,4%).

Per quanto riguarda i settori di attività economica, a maggio 2015 i comparti che registrano la maggiore crescita tendenziale sono quelli della fabbricazione di coke e prodotti petroliferi raffinati (+16,2%), della fabbricazione di mezzi di trasporto (+15,4%) trainata dalla produzione di automobili (+55,6%), e della produzione di prodotti farmaceutici di base e preparati farmaceutici (+10,5%). 

Le diminuzioni maggiori si registrano nei settori dell’attività estrattiva (-12,1%), delle industrie tessili, abbigliamento, pelli e accessori (-1,4%) e delle industrie alimentari, bevande e tabacco (-0,5%).

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