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Incertezza sui mercati in vista dell’Eurogruppo: Piazza Affari soffre ma poi recupera

A metà giornata Piazza Affari era la Borsa europea che soffriva di più, poi nel pèomeriggio il recupero – Fiat e Snam Rete Gas in forte ribasso, ma Eni in territorio positivo – Banche contrastate – Negative le utilities – Del Vecchio sale in Unicredit – Btp sotto il 6% – Euro più debole.

Incertezza sui mercati in vista dell’Eurogruppo: Piazza Affari soffre ma poi recupera

La Borsa di Milano inverte la rotta dopo un avvio in timido rialzo: l’indice Ftse Mib perde lo 0,3%, a quota 13498 punti, seguita da Madrid (-0,2%). Al contrario, Londra sale dello 0,12%, Parigi +0,64%, Francoforte +0,23%. Continua così la debolezza delle piazze del Sud Europa. In vista dell’incontro via teleconferenza dell’Eurogruppo di venerdì, gli sherpa della Commissione Europea tentano di blindare i risultati dell’accordo del 28-29 giugno che avrebbe dovuto dare il via al meccanismo salva-spread (che sarà discusso solo a settembre) mentre si preparano a dare il via libera al salvataggio delle banche spagnole.

L’euro scende sul dollaro a 1,225, da 1,229 della chiusura di ieri sera. Il Btp a 10 anni è sceso, seppur di poco, sotto il livello del 6%: rende il 5,97%, -6 punti base rispetto a ieri.

Peggiore blue chip è Snam, in ribasso del 3,7% all’indomani del collocamento di 178 milioni di azioni, pari al 5,3% del capitale, da parte di Eni, in rialzo dell’1%. Le azioni sono state vendute a 3,43 euro con un incasso totale di 612 milioni di euro.

In calo le utility: Terna -1,6%, Enel -1,9%. Mediaset sale del 3,9% dopo le indiscrezioni su una revisione al piano industriale che prevede un aumento dei risparmi a 400 milioni di euro da 250 milioni di euro.

A Piazza Affari le banche sono contrastate. Unicredit -0,7%, Intesa Sanpaolo +0,3%. Monte Paschi -3,7%, Banco Popolare -1,8%, Monte Paschi -3,1%. Leonardo Del Vecchio, tramite la controllata Delfin Sarl, ha portato la quota in indiretta proprietà in UniCredit al 2,005% dall’1,4% precedente.

Finmeccanica sale dell’1%: in un’intervista al Wall Street Journal, il presidente della holding Giuseppe Orsi dice di essere alla ricerca di alleanze con soggetti europei della difesa e dell’aerospaziale.

La Fiat (-2,67%) annuncia lo stop della produzione a Pomigliano dal 20 al 31 agosto. “Per lo stabilimento di Pomigliano, in salita produttiva dall’inizio dell’anno, non era stato fino ad oggi necessario alcun intervento – recita un comunicato -. Oggi, però, la situazione impone di ridurre la produzione per evitare inutili e costosi accumuli di vetture. Dopo la chiusura estiva la fabbrica si fermerà per due settimane, dal 20 al 31 agosto”.

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