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Il no dei falchi tedeschi alla licenza bancaria Esm frena le Borse e allargano lo spread

Il no del ministro delle Finanze tedesco alla licenza bancaria all’Esm (il nuovo fondo salva-Stati) colpisce le Borse europee e a Piazza affari (- 0,6%) tornano le vendite dopo quattro giornate di rialzo – Si allarga anche il differenziale Btp-Bund ma Monti e Hollande concordano: “Subito le misure antispread” – Ribasso di oltre il 5% per la Fiat

Il no dei falchi tedeschi alla licenza bancaria Esm frena le Borse e allargano lo spread

LA BORSA FRENA, LA FIAT SBANDA

ATTESA PER LE SCELTE DELLA FED

Al quinto giorno Piazza Affari ha tirato il fiato. La Borsa di Milano ha recuperato nel finale chiudendo a –0,62%, indice Ftse/Mib a quota 13,890. La Borsa di Londra scende del 1,02%, Parigi -0,87%, Francoforte -0,03% quasi invariata, Madrid perde lo 0,9%.

A innescare le vendite, al termine di una mattina positiva, è stata la dichiarazione del ministro delle Finanze tedesco, Wolfgang Schaeuble, che ha diffuso un comunicato per dire che non vede la necessità di conferire la licenza bancaria al nascente fondo salva-Stati Esm. Si consolida l’impressione che in Germania sia in atto un delicato confronto fra esponenti del governo e Bundesbank su quanto “aprire” alle richieste di maggiore solidarietà.

L’esposizione di Deutsche Bank ai titoli di Stato italiani e’ cresciuta di circa il 29% nel secondo trimestre passando da 1,953 a 2,516 miliardi di euro. E’ quanto emerge dai dati di bilancio presentati oggi dal gruppo bancario in occasione della presentazione dei risultati per il secondo trimestre. Nello stesso periodo e’ invece scesa del 35% l’esposizione ai titoli di stato della Spagna.

Al termine di un incontro a due, il premier italiano Mario Monti e il presidente francese François Hollande hanno diffuso una nota congiunta per sottolineare che le decisioni prese dal Consiglio europeo di fine giugno devono essere messe in pratica nel minor tempo possibile, compresi gli interventi anti-spread sul mercato. E insieme hanno detto di appoggiare in pieno le recenti dichiarazioni di Mario Draghi.

L’attenzione degli investitori è concentrata su quanto dirà domani la Fed al termine della riunione di due giorni del comitato per la politica monetaria. A Wall Street l’indice Dow Jones -0,15% , S&P +0,1%, Nasdaq +0,17%. In Europa i cali maggiori riguardano i titoli delle banche, con lo Stoxx del settore che scende del 2,1%. A Milano Unicredit perde il 2,12%, Intesa -2,18%, MontePaschi -1,85%. A Zurigo Ubs perde il 6% dopo risultati peggiori delle attese, a causa anche della perdita registrata partecipando all’Ipo di Facebook. In Italia pesa anche l’effetto Fiat –4,44% dopo i risultati del secondo trimestre che sono in linea con le attese degli analisti, ma evidenziano un calo degli investimenti rispetto ai piani annunciati. Finmeccanica perde il 2,3%.

Positiva Ansaldo +2,13%.

Fra le utility scende A2A -2,13%.

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