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Governo: l’aumento dell’Iva slitta a gennaio

Il balzello che porterà la terza aliquota dell’imposta sul valore aggiunto dal 21 al 22% non scatterà ad ottobre, ma a gennaio: lo prevede il decreto approdato oggi in Consiglio dei ministri – Lo slittamento sarà pagato grazie all’aumento dell’acconto dell’Ires (al 103%) e dell’Irap per il 2013, oltre all’incremento delle accise sui carburanti.

Governo: l’aumento dell’Iva slitta a gennaio

Per il momento non scompare, ma slitta. Il Governo trova in extremis le risorse per rinviare il rincaro Iva di tre mesi. L’aumento che porterà la terza aliquota dell’imposta sul valore aggiunto dal 21 al 22% non scatterà a ottobre, ma a gennaio. Lo prevede la bozza del decreto approdato oggi in Consiglio dei ministri. La notizia è stata diffusa dall’agenzia Ansa. 

Una volta approvato il rinvio, l’Esecutivo spera di trovare entro fine anno le coperture per congelare definitivamente il balzello. Entro il 2014, inoltre, saranno “ridefinite le misure delle aliquote ridotte – si legge nella bozza del provvedimento -, nonché gli elenchi da assoggettare alle medesime”.

Intanto, lo slittamento sarà pagato grazie all’aumento dell’acconto dell’Ires (al 103%) e dell’Irap per il 2013, oltre all’incremento delle accise sui carburanti di due centesimi al litro fino a dicembre 2013 e di 2,5 centesimi al litro fino al 15 febbraio 2015.  

Nella riunione odierna del Cdm il Governo ha poi rifinanziato la Cassa integrazione in deroga 2013 con un’ulteriore somma di 330 milioni di euro “da ripartirsi tra le regioni”.

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