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Governo Cottarelli, la lista dei ministri è pronta

Alle 16.30 Cottarelli al Quirinale con la lista dei ministri – Entro la settimana il voto del Parlamento e probabilmente a settembre le nuove elezioni politiche – Senza fiducia scatterà la stangata automatica sull’Iva

Governo Cottarelli, la lista dei ministri è pronta

Supertecnici, ambasciatori, prefetti e grand commis dello Stato: Carlo Cottarelli, non ha perso tempo ed è pronto a presentare eal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, la lista dei ministri del suo governo che in settimana dovrà ricevere il voto del Parlamento. Il Premier incaricato salirà al Quirinale alle 16.30.

Tutti i ministri in pectore sono politicamente neutrali e hanno preso l’impegno di non candidarsi alle prossime elezioni politiche.

Il ministero chiave dell’Economia e delle Finanze sarà quasi certamente mantenuto ad interim dallo stesso Cottarelli, che del resto è un grande esperto di conti pubblici, di lotta agli sprechi e di scrupoloso controllo del debito pubblico. La speranza di Cottarelli e di Mattarella è questa scelta possa tranquillizzare i mercati finanziari, ancora scossi dal rischio di un’uscita alla chetichella dell’Italia dall’euro adombrata dal governo Lega-M5s con la candidatura dell’economista euroscettico Paolo Savona, bloccata in extremis dal Quirinale in difesa del risparmio degli italiani.

All’Interno dovrebbe andare l’ex prefetto di Milano ed ex Commissario straordinario di Roma Capitale, Francesco Paolo Tronca, mentre per la guida degli Esteri è in pole position la segretaria generale della Farnesina, Elisabetta Belloni. Allo Sviluppo economico è candidato l’ambasciatore Giampiero Massolo, oggi presidente dell’Ispi e di Fincantieri. Per la Giustizia  il candidato più papabile a diventare ministro è Alessandro Pajno, oggi Presidente del Consiglio di Stato, se non diventerà sottosegretario alla Presidenza del Consiglio.

Al ministero del Lavoro e del Welfare dovrebbe andare Enrico Giovannini, già ministro e presidente dell’Istat. L’ex ministro Enzo Moavero Milanese dovrebbe andare agli Affari europei.

Difficilmente il governo Cottarelli potrà ricevere la fiducia del Paralmento perchè Lega e Movimento Cinque Stelle sono sulle barricate, Forza Italia non lo appoggerà per non fornire pretesti a Salvini di rompere l’alleanza del centrodestra e il Pd, che pure lo sosterrà, non ha i numeri per garantire la nascita del nuovo esecutivo.

Ma chi voterà contro il governo Cottarelli si assumerà la responsabilità politica di aver reso inevitabile la stangata automatica dell’Iva per 12,5 miliardi di euro, con aggravio per le famiglie italiane di oltre 300 euro.

Quel che è certo, al di là dell’esito del voto delle Camere, è che il nuovo Governo non farà scelte avventurose, permetterà all’Italia di essere presente ai prossimi summit europei ed internazionali e garantirà un ordinato svolgimento delle future elezioni, che dovrebbero tenersi a settembre.

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