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Mattarella incarica Cottarelli: “Fiducia o voto a settembre”

Dopo il fallimento del governo Conte, il presidente Mattarella ha immediatamente dato un nuovo incarico a Carlo Cottarelli, che in tempi stretti presenterà una lista di ministri e chiederà la fiducia (improbabile che la ottenga) in Parlamento – Salvini: “Se Berlusconi vota sì, salta alleanza centrodestra” – Ma FI è per il no.

Mattarella incarica Cottarelli: “Fiducia o voto a settembre”

Sono le 12.26 quando la notizia diventa ufficiale: dopo aver incassato la rinuncia all’incarico da parte di Giuseppe Conte, che ha così messo fine – ancora prima di iniziare – al governo “del cambiamento”, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha assegnato il nuovo incarico a Carlo Cottarelli, economista con una lunga esperienza nel Fondo Monetario Internazionale e nominato nel novembre 2013 dal governo Letta come Commissario straordinario per la Revisione della spesa pubblica, incarico che ha mantenuto anche nei primi mesi del governo Renzi. Il colloquio tra Mattarella e Cottarelli è durato circa un’ora ed è arrivato al termine di una mattinata particolarmente agitata sui mercati: inizialmente Piazza Affari ha preso respiro e lo spread è sceso intorno ai 191 punti base, sulla notizia di ieri sera del fallimento del governo Conte, salvo poi andare in territorio negativo col crollo dei titolo bancari e lo spread esploso sopra i 230 punti.

“Il presidente Mattarella – queste le prime parole del nuovo premier incaricato, Carlo Cottarelli – mi ha chiesto di presentarmi in Parlamento con un programma che porti l’Italia a nuove elezioni. Presenterò una lista di ministri in tempi molto stretti e chiederò la fiducia in Parlamento. Se questo governo riceve la fiducia, andrà avanti fino all’approvazione della legge di Bilancio, salvo poi dimettersi e portare il Paese al voto all’inizio del 2019. Se però non dovesse ricevere la fiducia, si dimetterà immediatamente, limitandosi ad accompagnare il Paese a nuove elezioni, subito dopo il mese di agosto”. Le parole di Cottarelli hanno nuovamente rassicurato i mercati, con lo spread che subito dopo il discorso si è ridotto intorno ai 220 punti base. “Aggiungo anche alcune considerazioni da economista – ha proseguito l’ex “mister spending review” -. I conti pubblici dell’Italia sono sotto controllo, e posso assicurare che con me ci sarà una gestione prudente. Il dialogo con l’Europa rimane però essenziale. Come paese fondatore, il nostro ruolo nell’Unione resta fondamentale, così come la nostra partecipazione nell’area euro”. Prima dell’incontro e dell’affidamento dell’incarico era intervenuta sulla situazione italiana anche la Cancelliera tedesca Angela Merkel, attraverso le parole del portavoce Steffen Seibert: “L’Italia è un partner importante per la Germania. Abbiamo il massimo rispetto per le istituzioni democratiche del Paese e attendiamo l’insediamento del nuovo Governo”.

La nomina di Cottarelli invece non piace alle forze politiche che stavano per formare un altro governo, fino a 24 ore fa. Il Movimento 5 Stelle come è noto è sul piede di guerra e vuole mettere il Capo dello Stato sotto accusa in Parlamento, mentre Matteo Salvini è critico e ha già fatto sapere che “se Forza Italia vota sì alla fiducia o si astiene, salta l’alleanza di centrodestra”. Al momento però il partito di Berlusconi sembra orientato a non dare la fiducia, mentre Cottarelli dovrebbe sicuramente ricevere la fiducia del Partito Democratico. “Noi del Pd – ha dichiarato il segretario reggente Maurizio Martina dobbiamo essere pronti ad ogni scenario e lavorare uniti ed aperti. Abbiamo tutte le condizioni per fare bene. Voteremo sì a Cottarelli”. Per ora il Pd è l’unica forza politica, tra le maggiori, a garantire l’appoggio a questo governo di transizione. Difficile quindi, se non ci saranno novità impreviste, che il governo Cottarelli possa ottenere la fiducia anche solo per presentare e far approvare la Legge di Bilancio.

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