Condividi

Fondazione Mps: il rebus del presidente. Iniziata oggi la riunione dei vertici per la nomina

Dopo le dimissioni della Mansi, lotta contro il tempo per trovare un sostituito: è iniziata oggi la riunione dei vertici della Fondazione per decidere il successore – Per il momento due i nomi in lizza, Marcello Clarich e Bettina Campedelli – Il primo è dato come favorito ma Siena è sempre imprevedibile – Insofferenza dei nuovi soci dell’America latina

Fondazione Mps: il rebus del presidente. Iniziata oggi la riunione dei vertici per la nomina

Servono 11 voti. Oggi alla riunione in corso della deputazione generale della Fondazione Mps si va alla nuova conta per nominare presidente e deputazione amministratrice. Sono presenti tutti i 14 consiglieri ma la strada è in salita e, fino a poche ore prima dell’inizio della riunione, non si escludeva si potesse andare anche oltre il Palio in agenda il 16 agosto. Una riunione a oltranza che deve cercare di sciogliere l’impasse che si è creato dopo le dimissioni di Antonella Mansi annunciate il 17 maggio e ormai effettive dal 1 agosto. Lo scorso 29 luglio i 14 consiglieri si erano infatti spaccati sui nomi e sulla modalità dell’elezione decidendo poi di riaggiornarsi il 22 agosto. Ma dopo tre mesi di tentativi infruttuosi sulla nomina il Tesoro ha sollecitato un anticipo dei tempi e la deputazione è stata riconvocata per oggi. Il rischio, se non si dovesse ancora trovare una soluzione, è che via Venti settembre decida di commissariare l’Ente.

La riunione di oggi è presieduta dal deputato anziano Riccardo Campa e vede sul tavolo il nome di due candidati alla presidenza: il professore di diritto amministrativo alla Luiss Marcello Clarich, gradito al sindaco di Siena Bruno Valentini (che nomina 5 membri), e la docente di economia aziendale e componente attuale della dg Bettina Campedelli. “Siena è sempre imprevedibile”, ha commentato quest’ultima entrando a Palazzo Sansedoni ai giornalisti che le chiedevano cosa prevedesse per la riunione della deputazione generale chiamata a nominare i nuovi vertici. Ma a Siena ormai è finito il tempo e la città deve decidere se vuole rimanere ostaggio delle lobby politiche o capitalizzare sul lavoro fatto nell’ultimo anno da Antonella Mansi che è riuscita a portare a Siena due investitori sudamericani, il fondo messicano Fintech (4,5% del capitale ) e la banca d’affari brasiliana Btg Pactual 2% (che insieme alla Fondazione hanno stretto un patto di sindacato sul 9% del capitale) e a rimettere in pista la Fondazione data ormai per spacciata dopo le vicende che hanno travolto il Mps. L’impasse di certo non può non irritare gli investitori internazionali che hanno contribuito al successo dell’aumento di capitale del Monte dei Paschi.

I segnali in arrivo nel pomeriggio però aprono a una possibile fumata bianca. “La mediazione è in corso si spera in una conclusione. C’è un candidato di maggioranza e uno di minoranza”, ha svelato il consigliere Vareno Cucini riferendosi a Marcello Clarich. “Siamo qui per eleggere” ha sottolineato il consigliere Sergio Betti, che si era opposto alla linea del sindaco di Siena e insieme alla consigliera Alessandra Navarri aveva convocato una conferenza stampa criticando il metodo di affossare la candidatura di Bettina Campedelli, docente di economia a Verona e considerata una soluzione di continuità rispetto a Mansi. Nel frattempo il mercato non aspetta: in Borsa Mps, sospesa al ribasso, cede il 2,76%.

Commenta