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Fed, Yellen: i tassi potrebbero salire in modo più graduale

Il governatore della Federal Reserve continua ad aspettarsi un rialzo “graduale” dei tassi: “L’attività economica continuerà a espandersi a un passo moderato” – Ma i rischi non mancano.

Fed, Yellen: i tassi potrebbero salire in modo più graduale

Niente paura: i nuovi rischi che gravano sulle prospettive di crescita degli Stati Uniti potrebbero rallentare i piani della Federal Reserve, inducendola a rialzare “in modo più graduale” del previsto i tassi d’interesse, ma l’economia americana dovrebbe continuare a crescere, sostenuta da una politica monetaria “altamente accomodante”. Parola di Janet Yellen, presidente della Banca centrale americana, che oggi davanti alla commissione Finanza della Camera rassicura i mercati, garantendo di non voler chiudere nel breve il rubinetto della liquidità malgrado lo scorso dicembre i tassi siano stati alzati per la prima volta dal 2006 (+25 punti base, allo 0,25-0,5%).

“Le condizioni finanziarie negli Stati Uniti – si legge nel testo – di recente sostengono meno la crescita, con cali delle generali misure dei prezzi dei titoli, più alti tassi dei prestiti a più alto rischi e un ulteriore apprezzamento del dollaro. Tali sviluppi, se dovessero persistere, potrebbero pesare sull’outlook economico e sul mercato del lavoro, sebbene cali dei tassi di interesse di più lungo termine e dei prezzi del petrolio potrebbero dare sollievo”. Per quanto riguarda l’inflazione, resta “su livelli bassi, ma non sarà così per sempre”.

Yellen ha precisato anche che “la strada dei tassi dipenderà da cosa ci dicono i dati in arrivo in merito all’outlook economico: aggiusteremo il livello dei tassi affinché sia in linea con il raggiungimento e il mantenimento della piena occupazione e con un’inflazione al 2%”.

La numero uno della Fed descrive due scenari: i tassi “saliranno più rapidamente” se la crescita sarà più forte o l’inflazione crescerà in modo più rapido di quanto attualmente la Banca centrale si aspetti; altrimenti, “se l’economia dovesse deludere, un livello più basso dei tassi sarà appropriato”.

I rischi non mancano a livello globale: “Anche se gli indicatori economici recenti non suggeriscono un forte rallentamento della crescita cinese – ha argomentato Yellen -, il calo del renminbi ha intensificato l’incertezza sulla politica dei tassi di cambio in Cina e le prospettive per la sua economia. Questa incertezza ha portato a un aumento della volatilità nei mercati globali finanziari e, con sullo sfondo una persistente debolezza all’estero, che ha esacerbato le preoccupazioni per le prospettive della crescita globale”.

Queste preoccupazioni “hanno contribuito al recente calo dei prezzi del petrolio – ha concluso la numero uno della Fed –, che a sua volta potrebbe far scattare tensioni finanziarie nelle economie che lo esportano, specialmente quelle nei mercati emergenti vulnerabili, e tra le aziende produttrici di materie prime in molti Paesi. Se questi rischi al ribasso dovessero materializzarsi, l’attività all’estero e la domanda di beni Usa potrebbe indebolirsi e le condizioni dei mercati finanziari potrebbero essere ancor più stringenti”.

Dopo la pubblicazione delle parole della Yellen, Wall Street ha aperto in rialzo: Dow Jones +0,38%, S&P 500 +0,69% e Nasdaq +1%. Si rafforza anche il rimbalzo delle Borse europee: Milano +4,2%, Francoforte +1,6% e Parigi +1,4%. Più cauta Londra (+0,3%).

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