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Europa tenta rialzo, Milano giù con Telecom e Mediaset

Le piazze europee recuperano dopo gli attentati di Bruxelles, ma a Milano il rimbalzo si scontra con il flop di Telecom e Mediaset – Riflettori puntati su Banco popolare e Bpm: titoli sospesi in attesa delle decisioni dei Cda sulla fusione – Rally per Poste e Erg, brillano anche Enel e Stm

Rimbalzano le Borse europee dopo lo shock degli attentati di Bruxelles. Piazza Affari si è mossa in rialzo per l’intera mattinata ma poi ha assottigliato il vantaggio. Positive anche le altre piazze europee con guadagni inferiori al punto percentuale salvo Francoforte (+1,02%), grazie all’interesse per la divisione sementi di Bayer (+1,8%) da parte di Monsanto. 

Dagli Usa arrivano l’eco di interventi di banchieri della Fed propensi a procedere all’aumento dei tassi già ad aprile. Scende di riflesso l’euro sul dollaro per il quarto giorno consecutivo a 1,118 da 1,121. Anche il Brent è in calo dell’1% a 41,4 dollari. A Milano sia il Banco Popolare che la Banca Popolare di Milano sono sospese in attesa di comunicato.

Oggi si riuniscono il cda dell’istituto di Verona e il consiglio di sorveglianza di piazza Meda cui seguirà un’altra riunione del consiglio di gestione. “Quindi ci aspettiamo che le due banche annuncino la fusione oggi mentre alcuni dettagli probabilmente saranno comunicati dopo l’approvazione formale della Bce”, prevedono gli analisti di Banca Imi. 

Nel comparto bancario europeo spicca il Credit Suisse (+2%) dopo aver annunciato un ulteriore taglio dei costi di 800 milioni di franchi svizzeri e piani per far dimagrire l’investment bank. Meglio di tutti fa Stm in rialzo del 4%. Prysmian +1,5%.

Brilla Enel in rialzo dopo l’approvazione dei conti. La società ha chiuso il 2015 con un risulta netto di 2,196 miliardi, in crescita del 324,8% rispetto al 2014, lo scorso esercizio, era stato penalizzato da 6,5 miliardi di euro di svalutazioni. Confermati i target del 2016 e del piano industriale. Il cda ha dato il via libera al piano per il piano banda ultralarga che collegherà 224 città italiane con una rete “Fiber to the home” grazie a investimenti per circa 2,5 miliardi di euro. Il Cda proporrà all’assemblea un dividendo pari a 0,16 euro per azione contro 0,14 euro dell’anno scorso in pagamento il prossimo 20 giugno. Sulla quotazione di oggi lo yield è del 4%. Positiva anche Erg che ha migliorato gli utili (+60%), raddoppiato il dividendo a 1 euro e cresce in Borsa del 6,2%.

Ancor più effervescente Poste Italiane (+4%) all’indomani della pubblicazione dei dati del 2015. La società ha registrato un incremento dei ricavi totali del 7,8% a 30,7 miliardi. In calo l’area Servizi Postali (-4,4% a 3,9 miliardi) ed in rialzo l’area Servizi Assicurativi (+14% a 21,4 miliardi). Il cda propone di distribuire un dividendo di 34 centesimi per azione.

In calo Mediaset (-1,85%). A frenare il titolo la smentita del direttore finanziario Giordani della prossima cessione a Vivendi di Premium (ricavi per 152 milioni di euro, sotto le aspettative degli analisti), ma le indiscrezioni continuano. All’indomani dei risultati SocGen ha tagliato il target price a 4,10 euro confermando il giudizio Hold.  Barclays ha invece alzato il prezzo obiettivo a 3,50 euro da 3,20, ma ha confermato il giudizio negativo Underperform. Rimbalzano i titoli del lusso: Ferragamo +1,5%, Luxottica +1,19%.

Sale anche Fiat Chrysler (+0,7%), mentre è in corso il collocamento di un bond a 8 anni lanciato stamane: alle 12 le prenotazioni avevano superato i 2,5 miliardi.

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