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E-commerce libero nell’Ue: dal 3 dicembre cadono le barriere

Bruxelles ha deciso di vietare la pratica del “geoblocking”, che finora ha permesso ai venditori di bloccare gli acquisti da Stati diversi o con carte di credito straniere – La novità, per il momento, non vale per i prodotti coperti da copyright

E-commerce libero nell’Ue: dal 3 dicembre cadono le barriere

Niente più barriere nell’e-commerce comunitario. Da oggi, lunedì 3 dicembre, sarà possibile fare acquisti online sui siti di tutta l’Unione europea senza rischiare di incappare in limitazioni geografiche. Bruxelles ha infatti deciso di vietare la pratica del “geoblocking”, che finora ha permesso ai venditori di bloccare gli acquisti da Stati diversi o con carte di credito straniere.

Ma non è finita: i siti che hanno più versioni a seconda dei Paesi – società di noleggio auto, catene di alberghi, venditori di biglietti per concerti, fornitori di servizi online e molto altro – non potranno più reindirizzare i clienti né rifiutarsi di vendere le offerte promozionali presenti su una delle loro pagine nazionali a persone che si collegano da altri Paesi.

Per quanto riguarda prodotti fisici, dall’abbigliamento alla tecnologia, i venditori non potranno più rifiutare le transazioni perché il loro servizio di consegne non copre il Paese in cui risiede l’acquirente. Le parti dovranno trovare un’intesa: il cliente ad esempio potrà passare a ritirare l’acquisto direttamente dal commerciante o farselo spedire in una località coperta dal servizio spedizioni del venditore.

Attenzione: l’abolizione del blocco geografico non vale per i prodotti coperti da copyright come musica, film, software e videogiochi. In questi casi il principio della territorialità resta valido. Tuttavia, la Commissione Ue ha annunciato che rivedrà la situazione nel 2020 e deciderà se cancellare il “geoblocking” anche per musica, e-book, videogiochi e software.

Andrus Ansip, vicepresidente della Commissione Ue per il mercato unico digitale, ha ricordato che “nel 2015 il 63% dei siti non consentiva agli utenti di effettuare acquisti da un altro Paese dell’Ue, di conseguenza due terzi dei consumatori che volevano fare acquisti online all’estero non hanno potuto farlo”.

Ora, ha aggiunto Ansip, “mettiamo fine a questa pratica. Vogliamo un’Europa senza barriere, e questo vuol dire anche eliminare gli ostacoli agli acquisti online”.

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