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Draghi difende il Qe, spread in salita, Borse deboli

Per l’industria europea è stato il miglior mese da sei anni e mezzo ma questo non vale a sostenere le Borse, tutte deboli: a metà seduta Piazza Affari perde lo 0,4% – Effetto Berlusconi sullo spread che sale a 174 pb – Il presidente della Bce replica ai falchi tedeschi: “Ingiustificate le critiche al Qe”

Draghi difende il Qe, spread in salita, Borse deboli

Per la manifattura europea agosto è stato il miglior mese da sei anni e mezzo con una crescita a 57,4 punti da 56,6 (contro una previsione di 56,3 punti). Ma il dato del Pmi manufacturing non serve sostenere il rialzo delle Borse. L’indice Ftse Mib a Milano cede lo 0,4% circa attorno a quota 21.600. Ribassi più lievi per Parigi e Londra, un soffio sotto la parità. Francoforte -0,11%, Madrid -0,2%. Gli investitori restano in attesa delle novità dal meeting dei banchieri centrali in agenda a Jackson Hole (in agenda dal 24 al 26 agosto).

Mario Draghi, intervenendo a Lindau alla riunione dei primi Nobel, h voluto segnalare, in una chiave storica, la portata delle sfide per la politica monetaria. “Un gran numero di ricerche empiriche ha dimostrato il successo delle politiche di Qe – ha detto – a sostegno dell’economia e dell’inflazione, sia nell’area dell’euro sia negli Stati Uniti”, aggiungendo che “le azioni politiche intraprese negli ultimi dieci anni nella politica monetaria e nella vigilanza hanno reso il mondo più resiliente. Ma dobbiamo continuare a prepararci a nuove sfide”.

Arriva dall’estero, dice Reuter citando diversi trader, il flusso di vendite che sta pesando sul secondario italiano, che risente ancora delle parole dell’ex presidente del Consiglio Silvio Berlusconi su una valuta parallela da affiancare all’euro. Il tasso decennale di riferimento italiano ha accelerato il rialzo a fino a un massimo di 2,17%, picco dalla metà di luglio. Lo spread si è spinto invece fino a 176 punti base massimi dallo scorso 14 luglio, quando aveva sfiorato i 180 punti base.

Dollaro poco mosso, cross a 1,178 da 1,176. La sterlina scivola sui minimi degli ultimi 12 mesi: cross euro/sterlina a 0,92. Yoox -0,5% paga la debolezza della valuta britannica. Il Brent è scambiato a 51,6 dollari. Oggi pomeriggio uscirà il dato sulle scorte settimanali Usa. Secondo il consenso, dovrebbero essere scese di 3,4 milioni di barili, ottavo ribasso consecutivo. Eni invariato.

Continua il tormentone Jeep. Sale Fiat Chrysler +0,8%. Morgan Stanley e Jefferies hanno portato il target a 16 e 15 euro rispettivamente. Great Wall Motor ha detto di non aver approcciato il cda di Fiat Chrysler. Intanto gli analisti fanno i conti di quanto potrebbe valere il gruppo e si arriva a stime fino a 50 miliardi di euro. Oggi capitalizza poco meno di 18 miliardi.

Il New York Times sottolinea che domani Sergio Marchionne interverrà ad un evento nell’impianto del gruppo di Belvedere in Illinois per la prima volta dallo scorso aprile. Il quotidiano rivela che nei mesi scorsi il gruppo ha mandato in Cina una squadra di esperti specializzati in M&A e sottolinea che in questi giorni non c’è stata alcuna smentita dell’intenzione di cedere Jeep o quote di Fca. Ferrari -0,4%. Ieri ha comunicato di avere rinnovato il contratto con il pilota Kimi Raikkonen per la stagione sportiva 2018. Il titolo ha festeggiato con il nuovo record storico.

Banche in timida ripresa. Unicredit +0,4%, Intesa -0,1%. Intesa Sanpaolo ha siglato un accordo per l’acquisizione del gruppo Morval Vonwiller, compresa Banque Morval, banca private svizzera attiva nelle gestioni patrimoniali. La famiglia Zanon di Valgiurata, fondatori di Morval Vonwiller Holding, rimarrà azionista di minoranza con i suoi componenti-manager che continueranno a occupare posizioni di rilievo, aggiunge una nota dell’istituto. Banco Bpm arretra dello 0,4& Azimut +0,1%. Macquarie abbassa il target price a 18,90 euro da 19,90 euro. Il giudizio resta Outperform. Enel -0,4%. Hsbc ha portato il target a 5,40 euro da 5 euro. Giudizio Buy confermato.

Da segnalare il ribasso di Mediaset -1,4%, la peggior blue chip: dal 18 settembre uscirà dall’indice Eurostoxx 600. Nel lusso perde colpi Ferragamo -1,1%.

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