Condividi

Cloud italiano a controllo pubblico: ecco l’offerta di 4 big

Una cordata formata da Leonardo, Cdp, Sogei e Tim ha presentato l’offerta al ministero dell’Innovazione tecnologica per costruire il Polo Strategico Nazionale e digitalizzare i dati e i servizi della Pa

Cloud italiano a controllo pubblico: ecco l’offerta di 4 big

Creare un’alleanza fra pubblico e privato per dare vita al Polo Strategico Nazionale, la nuova infrastruttura che dovrà gestire nel cloud tutti i dati della pubblica amministrazione italiana. Questo l’obiettivo dell’offerta presentata al ministero per l’Innovazione tecnologica e la transizione digitale da una cordata di pesi massimi: Cdp Equity (controllata di Cassa Depositi e Prestiti), Leonardo, Sogei e Tim.

I quattro gruppi precisano che – se al termine della gara pubblica sarà la loro offerta a prevalere – sarà costituita una newco con un capitale così suddiviso: il 45% a Tim, il 25% a Leonardo, il 20% a Cdp e il 10% a Sogei.

Per quanto riguarda la spartizione dei compiti, Tim si occuperà di infrastrutture e piattaforme cloud, Leonardo della sicurezza e Sogei di “business culture enablement” e formazione. Cdp Equity, invece, svolgerà il ruolo di socio finanziario e investitore istituzionale.

“L’obiettivo è fornire servizi innovativi a cittadini e imprese, in linea con quanto previsto dal Pnrr e dai recenti interventi normativi in materia di infrastrutture digitali – si legge nella nota congiunta – Il progetto consiste nell’erogazione di soluzioni e servizi cloud a sostegno della PA nell’ottica di assicurare il maggior livello possibile di efficienza, sicurezza e affidabilità dei dati”.

Nel progetto, prosegue la nota, “saranno coinvolti operatori economici di primaria importanza nell’ambito dei servizi tecnologici e digitali, con l’obiettivo di mettere a fattor comune le migliori competenze e le più avanzate tecnologie nazionali e internazionali avvalendosi anche della collaborazione di Cloud Service Provider e di primari fornitori di tecnologia, che saranno gestiti secondo i principi di sovranità previsti dalla normativa”.

Il Polo Strategico Nazionale “sarà dotato, tramite i soci, di data center di nuova generazione (Tier IV), ad elevati livelli di sicurezza ed efficienza energetica, e in linea con le best practice globali (quattro data center in due regioni); erogherà, inoltre, servizi completi e avanzati, con particolare focus sulle soluzioni cloud. La PA sarà assistita lungo tutte le fasi pre e post adesione al contratto, anche in chiave di formazione del personale”.

Commenta