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Champions, il Napoli di Sarri debutta in Ucraina

Gli azzurri debuttano i Champions League sul campo della Dinamo Kiev – Sarri: “Per me si tratta della chiusura di un cerchio durato 25 anni ma non sento particolari emozioni” – Forse Gabbiadini alla guida dell’attacco partenopeo

Champions, il Napoli di Sarri debutta in Ucraina

Testa fredda e cuore caldo. Il Napoli di Sarri s’appresta alla prima in Champions League con la consapevolezza di poter dire la sua, a patto che lo spirito resti quello del campionato. Nessun timore reverenziale di fronte alla “musichetta” insomma, proprio come nell’ultima esperienza nel massimo torneo continentale: allora finì male, è vero, ma gli azzurri se la giocarono alla pari con squadroni come Arsenal e Borussia Dortmund. Questa volta di fronte ci sarà la meno attraente Dinamo Kiev ma l’approccio dovrà essere lo stesso, altrimenti il rischio di figuracce (ne sa qualcosa la Roma) potrebbe trasformarsi in realtà.

“Ho sentito dire che ci aspetta una partita facile ma questa, secondo me, è una grande cazzata – ha spiegato Sarri senza troppi giri di parole. – La Dinamo è una squadra con fisicità e buona qualità offensiva, inoltre è abituata a impostare le partite. Anche noi però lo siamo e proveremo a farlo, poi vedremo chi sarà stato più bravo a imporre il proprio gioco”.

La carica c’è, almeno a vedere la conferenza stampa. È chiaro però che le partite si vincono sul campo e qui il Napoli dovrà essere bravo a far valere la maggior qualità tecnica a disposizione, controllando al meglio le tensioni emotive tipiche della Champions. Non sono molti infatti gli azzurri che hanno dimestichezza con questa competizione e il discorso vale anche per Sarri, al debutto sul grande palcoscenico europeo.

“Per me si tratta della chiusura di un cerchio durato 25 anni ma non sento particolari emozioni – ha glissato il tecnico. – Non mi accontento di essere arrivato qui, io voglio vincere”. Concetto ribadito a gran voce anche da Milik, anch’egli in conferenza stampa prepartita. “Siamo qui per prenderci i 3 punti – ha ammesso il polacco. – Conosciamo le qualità della Dinamo Kiev ma sappiamo di poter far bene, ora dobbiamo dimostrarlo”.

Un successo in Ucraina sarebbe importantissimo per la qualificazione: dopo la Dinamo, infatti, ci saranno due gare casalinghe con Benfica e Besiktas e il Napoli potrebbe sfruttare l’effetto San Paolo. Prima però bisogna far bene all’Olimpico di Kiev e Sarri ci proverà affidandosi ai titolarissimi, con un solo grande dubbio in attacco. Nell’ultimo allenamento è stato provato Gabbiadini ma Milik conserva grandi chance di giocare dall’inizio e non solo per la presenza in sala stampa.

Il restante 4-3-3 azzurro vedrà Reina in porta, Hysaj, Koulibaly, Albiol e Ghoulam in difesa, Allan, Jorginho e Hamsik a centrocampo, Mertens e Callejon in attacco. Una sola assenza di rilievo per Rebrov: si tratta di Danilo Silva, infortunatosi nell’ultima gara di campionato contro lo Shakthar Donetsk.

Per il resto l’ex bomber ucraino (fece grandi cose assieme a Shevchenko) potrà contare sul 4-3-3 tipo con Shovkovskiy tra i pali, Morozyuk, Khacheridi, Vida e Makarenko nel reparto arretrato, Sydorchuk, Rybalka e Garmash in mediana, Yarmolenko, Junior Moraes e Derlis Gonzales nel tridente offensivo.

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