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Borse, i dati Usa fanno bene all’Asia

Il dato positivo statunitense sulla vendita di nuove case ha galvanizzato i mercati dopo che la Cina ieri aveva registrato un dato migliore del previsto sul fronte manifatturiero.

Borse, i dati Usa fanno bene all’Asia

Le borse asiatiche sono risalite sull’onda dell’ottimismo creatosi intorno a segnali di crescita delle principali economie. Sul fronte delle materie prime il palladio è sceso dai massimi degli ultimi 33 mesi. Sul fronte valutario, il baht thailandese è avanzato, recuperando parte del terreno perso a causa del colpo di stato militare avvenuto nel Paese asiatico.

L’indice MSCI Asia Pacific faceva un balzo dello 0,5% alle 11:35 del mattino a Tokio, portando i guadagni settimanali allo 0,9 per cento. L’euro era trattato in perdita per la terza settimana di seguito, mentre il baht si rafforzava dello 0,3 per cento.  Il palladio scivolava per la prima volta in sei giorni accusando una contrazione dello 0,5 per cento. Il rischio creditizio asiatico scendeva per il terzo giorno consecutivo.

Il dato positivo statunitense sulla vendita di nuove case ha galvanizzato i mercati dopo che la Cina ieri aveva registrato un dato migliore del previsto sul fronte manifatturiero. L’esercito thailandese ha messo in atto il dodicesimo colpo di stato in ottant’anni. In Ucraina 16 soldati sono stati uccisi in un attacco portato avanti da ribelli pro-Russia, prima delle elezioni presidenziali del fine settimana.

“La maggior parte degli investitori vede gli Stati Uniti come il motore di crescita mondiale del 2014“ commenta Chris Weston, chief market strategist di IG Markets a Melbourne. “Il mercato azionario continuerà ad essere il posto dove fare affari nel breve periodo”.

In mattinata l’indice MSCI Asia Pacific si avviava a concludere la seconda settimana in aumento, il più lungo periodo di crescita da marzo. Il Topix cresceva dell’1,1%, e l’australiano S&P/ASX 200 dello 0,4%, segnando la terza settimana di crescita.


Allegati: Bloomberg

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