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Borse: Asia incerta, paura tapering

Tra i titoli in aumento, Commonwealth Bank, il maggior erogatore di prestiti australiano, ha guadagnato l’1,4% a un prezzo record dopo aver annunciato un aumento del 14% negli utili cash del primo trimestre grazie ad un abbassamento delle spese da “bad debt”.

Borse: Asia incerta, paura tapering

L’indice benchmark delle borse asiatiche è oscillato tra guadagni e perdite in un giorno in cui la crescita del settore dei servizi industriali negli Stati Uniti ha alimento le speculazioni secondo cui  il tapering degli stimoli arriverà prima del previsto. Tra i titoli in aumento, Commonwealth Bank, il maggior erogatore di prestiti australiano, ha guadagnato l’1,4% a un prezzo record dopo aver annunciato un aumento del 14% negli utili cash del primo trimestre grazie ad un abbassamento delle spese da “bad debt”.

Al contrario una brutta performance si profila per HTC a Taiwan, dopo che il produttore di smartphone, che ha registrato le prime perdite il mese scorso, ha previsto un fatturato inferiore rispetto alle attese degli analisti per il secondo trimestre consecutivo. 

L’indice MSCI Asia Pacific cresceva dello 0,1% a 141.04 alle 9:25 a Tokyo, ribaltando una perdita dello 0,1% prima dell’apertura dei mercati di Cina e Hong Kong. La misura è cresciuta del 13% dal 20 maggio scorso, dopo aver raggiunto i minimi il 25 giugno. Tra le società presenti nel paniere che hanno riportato risultati trimestrali, circa la metà ha ottenuto profitti superiori alle aspettative e il 53% fatturati migliori del previsto. 

“Continuiamo a vedere un tono cauto sull’equity globale” commenta in una nota Stan Shamu, market strategist di IG a Melbourne. “Un indice ISM non-manufacturing superiore alle aspettative è un forte segnale a favore del tapering.” In mattinata il giapponese Topix cresceva dello 0,3%, mentre l’australiano S&P/ASX 200 cadeva della stessa percentuale. In crescita il sudcoreano Kospi e il neozelandese NZX 50, rispettivamente dello 0,1 e dello 0,2 per cento. 

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