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Borsa: martedì d’oro a Piazza Affari (+3,4%), miglior listino d’Europa

Il secco no del presidente Monti a ogni ipotesi di nuove manovre di bilancio e lo sblocco dei pagamenti della Pa danno fiato alla Borsa di Milano che realizza la miglior performance azionaria del Vecchio continente – In grande spolvero Buzzi, Impregilo e Stm – Molto bene anche Fiat e Fonsai – Scende lo spread Btp-Bund – Attesa per gli eurobond

Borsa: martedì d’oro a Piazza Affari (+3,4%), miglior listino d’Europa

L’attesa per il vertice europeo di domani e per gli eurobond spinge al rialzo le Borse. Milano è la migliore d’Europa con un balzo del 3,41% nonostante il taglio dell’Ocse sul Pil italiano. Parigi sale dell’1,88%, Francoforte dell’1,65% e Londra dell’1,86%. Madrid chiude in rialzo del 2,10%. Lo spread Btp-bund, seppur sempre oltre quota 400, è in calo a 410 dopo un picco intraday a 437, mentre il differenziale Bono-bund è in calo a 460 dai 486 punti registrati in giornata da Bloomberg.

Più fiducia nella capacità dell’Europa nel dare una risposta alle sfide integrazione e crescita dopo il G8 dello scorso fine settimana? Per qualcuno si tratta piuttosto di un rimbalzo tecnico in attesa di capire come verrà sciolto uno dei nodi fondamentali sul tavolo: come creare un sistema di protezione dell’euro che riesca a convincere i mercati sul futuro della moneta unica e allo stesso tempo mantenere alta la tensione dei Paesi verso le riforme strutturali necessarie per la crescita assieme all’impegno per il risanamento e la tenuta dei conti pubblici.

Dopo le preoccupanti file agli sportelli delle banche greche e la crisi del sistema spagnolo, la priorità sul tavolo per molti (con tanto di voci su piani segreti per salvare le banche che rimbalzano da una sponda all’altra dell’oceano) è la costruzione di un sistema di garanzia dei depositi europeo.

ATTESA PER GLI EUROBOND

Ma sul tavolo del vertice informale di domani tornano i famosi eurobond, da sempre indigesti a Berlino, ma che saranno sollecitati dal nuovo presidente francese François Hollande e che oggi hanno incassato anche l’appoggio dell’Ocse, seppur con le dovute varianti per adattarli al momento. Così si è espresso l’italiano capo economista dell’Ocse Pier Carlo Padoan alla presentazione del rapporto semestrale: “La mutualizzazione del debito nella zona euro non è per l’immediato, è per domani, ma ci sono già le condizioni per altri tipi di eurobond. Ci sono molti tipi di eurobond. Penso a quelli che potrebbero essere usati per ricapitalizzare le banche o ai project bonds. Di lì si può iniziare a pensare a regolari emissioni e quindi sviluppare un mercato”. Per Padoan nella zona euro la prospettiva deve essere quella di “una totale integrazione fiscale e gli eurobond ne sono una delle implicazioni”.

Intanto mentre l’Europa cerca di attrezzarsi per arginare i timori di contagio sulla crisi del debito dell’Eurozona (e l’Ocse esorta la Bce a riattivare gli acquisti sui titoli di Stato) e in mattinata la scure delle agenzie di rating colpisce anche il Giappone, con Fitch che ha abbassato di due gradini il rating ad A+ a causa del massiccio debito pubblico accumulatosi (più del doppio del pil), il momento è arrivato: la granitica Bundesbank ha annunciato che domani emetterà 5 miliardi di euro in obbligazioni a due anni (Schatz) con cedola dello zero per cento. I risultati saranno pubblicati poco dopo le 11 ora italiana. Ma neanche i tedeschi che negli ultimi mesi stanno risparmiando sul loro debito come mai prima dall’introduzione dell’euro hanno tanto da gioirne. Un’uscita della Grecia dall’Euro e l’effetto domino sugli altri Paesi periferici avrebbero un impatto dagli effetti e dai costi e ripercfussioni imprevedibili anche per loro.

Oggi la Spagna è riuscita a collocare 2,53 miliardi di euro di titoli di Stato a breve termine, rispetto a un obiettivo di 2,5 miliardi ma ha dovuto pagare tassi in rialzo, con il tre mesi ceduto allo 0,846% dallo 0,634% di fine aprile e il sei mesi all’1,737% dall’1,58% del mese scorso.

CONTINUANO LE VENDITE SU FACEBOOK

Positiva Wall Street che ha sostenuto il rialzo europeo e che ha beneficiato di segnali positivi sul fronte immobiliare: le vendite di case esistenti in aprile sono aumentate del 3,4% attestandosi a 4,62 milioni di unità. Alla chiusura dei mercati europei il Dow Jones saliva dello 0,40% e il Nasdaq dello 0,46%. Continua però il crollo di Facebook dopo la quotazione di venerdì: dopo aver lasciato sul campo l’11% ieri oggi il titolo apre in calo dell’8% per poi cedere attorno al 3%. L’euro scende sul dollaro a 1,2728.

A Milano vola Stm +8,46% in scia ai buoni dati dell’indice SOX, l’indice dei semiconduttori di Philadelphia. Sugli scudi sul Ftse Mib anche i cementieri: Buzzi Unicem +7,05% e Impregilo +5,98%. Fiat mette a segno un + 6,38% spinta dai nuovi incentivi in vista per il settore brasiliano. Bene anche Exor che sale del 5,80%. Corre anche il comparto bancario tra i titoli più scambiati: Unicredit +5,73%, Intesa +4,59%, Mps +5,55%, Bpm +3,28%. Dopo Banco Popolare (oggi in controtendenza a – 1,64% sulle prese di beneficio e unico titolo in rosso del Ftse Mib) anche Ubi beneficia dell’autorizzazione arrivata da Bankitalia per l’adozione di un modello interno del calcolo dei rischi che impatterà positivamente sugli indici di solidità patrimoniale. Il titolo sale del 3,69%.

FONSAI, DOPO IL VERDETTO CONSOB, RIENTRA IN GIOCO ARPE?

PREMAFIN VOLA DEL 30%, CDA RINVIATO A DOMANI POMERIGGIO

Ancora sotto i riflettori Fonsai dopo il verdetto Consob sull’Opa che ha condizionato l’esenzione ad alcune condizioni e non si è espresso sulla Milano Assicurazioni. Per il mercato rientra così in gioco l’opzione Sator-Palladio e il titolo sale dell’8,06%. In una situazione ormai sempre più difficile da leggere anche sui listini, anche Unipol, mette a segno un +3,79% ma a prendere il volo è la holding Premafin +30,18%. Il cda Premafin, chiamato a esprimersi sui concambi e probabilmente a dare risposta alla Consob sui paletti messi all’operazione con Unipol, è stato rinviato a domani pomeriggio mentre oggi l’Isvap ha convocato l’ad di Fonsai Emanuele Erbnetta e i vertici Premafin per sollecitare decisioni in tempi brevi per mettere in sicurezza Fonsai.

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