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Bilancio Ue: Italia si astiene, è la 1a volta

Non era mai successo che l’Italia non votasse a favore del bilancio comunitario annuale. La vicenda si inserisce nel braccio di ferro in corso tra Italia e Commissione Ue e si lega a quella del voto sulla revisione a medio termine bilancio 2014-2020 per il quale il premier Matteo Renzi ha annunciato formalmente la riserva italiana.

Bilancio Ue: Italia si astiene, è la 1a volta

Parlamento, Consiglio e Commissione Ue hanno trovato un accordo sul bilancio per il 2017. Questo prevede 157,9 miliardi in impegni e 134,5 miliardi in pagamenti, pari rispettivamente a un aumento dell’1,7% e a una riduzione dell’1,6% rispetto al 2016.

Le risorse a favore di migranti, giovani e crescita verranno aumentate rispetto all’anno in corso: 5,91 miliardi in termini di impegni saranno disponibili per affrontare la crisi dei rifugiati e la sicurezza (+11,3%), mentre per crescita e occupazione saranno 21,3 miliardi (+12%).

In particolare, i fondi a favore del programma Eramus aumenteranno del 19% a 2,1miliardi, e l’Efsi, il fondo del Piano Juncker, avrà impegni pari 2,7 miliardi (+25%). Per i giovani ci saranno anche 500 milioni per la Youth Employment initiative.

L’Italia si è astenuta nella votazione: è la prima volta che il nostro paese non vota a favore del bilancio comunitario annuale. La vicenda va inquadrata nel braccio di ferro in corso con la Commisssione europea sulla Legge di Bilancio italiana per il 2017 e sulla richiesta di flessibilità avanzata dal nostro Paese. Proprio mercoledì il premier Matteo Renzi ha annunciato formalmente la riserva dell’Italia sulla revisione del bilancio pluriennale dell’Unione. Non si tratta ancora di un veto (il bilancio va approvato da tutti i Paesi membri) ma ne precostituisce la possibilità. Si vedrà, dopo l’esito del referendum costituzionale in Italia, come proseguirà il negoziato con l’Europa.

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