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Banche italiane: sfumati utili per 2,6 miliardi, pesano rettifiche e svalutazioni

I maggiori istituti di credito italiani hanno chiuso i bilanci del primo semestre 2012 con profitti in netta flessione rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso – La riduzione totale è stata di oltre 2,6 miliardi – Male Unicredit (-18%) e Intesa (-9,1%), ma la peggiore è Montepaschi (da +261,4 milioni a -1,617 miliardi) dove però c’è la pulizia Profumo

Banche italiane: sfumati utili per 2,6 miliardi, pesano rettifiche e svalutazioni

In appena un anno le banche italiane hanno perso per strada oltre 2 miliardi e mezzo di utili. Il dato impietoso emerge dai numeri semestrali che gli istituti di credito del nostro Paese hanno pubblicato negli ultimi giorni.

Fra gennaio e giugno del 2012 i guadagni sono stati di appena 797,1 milioni di euro. Davvero poca cosa se paragonati ai 3 miliardi e 468,2 milioni incassati nello stesso periodo dell’anno scorso. Ma la recessione morde e le rettifiche e le svalutazioni delle banche sono stati imponenti. Per quasi tutte le banche nostrane, com’è ovvio, la voce di bilancio più rassicurante è quella relativa al patrimonio, in virtù dei cospicui aumenti di capitale arrivati un po’ ovunque negli ultimi mesi.

Vediamo nel dettaglio qual è stata la riduzione degli utili semestrali nei conti delle prime sei banche italiane:

Unicredit: da 1,321 a 1,083 miliardi, -18%.

Intesa Sanpaolo: da 1,40 a 1,27 miliardi, -9,1%.

Montepaschi: è l’istituto più in crisi, passato dai 261,4 milioni di utile registrati nei primi sei mesi del 2011 alla perdita netta di 1,617 miliardi archiviata quest’anno, ma sui conti pesa anche la pulizia di casa ordinata da Profumo e da Viola.

Banco Popolare: da 189,5 a 28,9 milioni, -84,7%.

Ubi Banca: da 251,7 a 159,5 milioni, -36,6%.

Banca Popolare di Milano: da 49,3 milioni di utile a una perdita di 131,3 milioni.

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