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Carige cede a Credito Fondiario 1,2 miliardi Npl. Oggi l’aumento Malacalza

Carige ha sottoscritto anche un accordo di servicing Npl per 31 milioni, sempre con Credito Fondiario che rafforza il proprio capitale di 105 milioni. Malacalza Investimenti dovrebbe optare oggi per la sottoscrizione dell’aumento di capitale della banca genovese, in opzione sul 17,6% in suo possess

Doppio accordo tra Carige e Credito Fondiario sugli Npl mentre dovrebbe essere sottoscritto oggi l’aumento di capitale in opzione del gruppo Malacalza per il suo 17,6%. Carige ha infatti sottoscritto un accordo vincolante con Credito Fondiario, operatore specializzato nel settore degli investimenti e servicing di portafogli di crediti deteriorati, per la cessione prosoluto di un portafoglio di crediti ipotecari e chirografari in sofferenza con un valore nominale lordo al 30 marzo 2017 pari a circa 1,2 miliardi.

Il corrispettivo della transazione è pari a 265,7 milioni, corrispondenti ad un prezzo di cessione di circa il 22,1% del valore nominale lordo, migliorativo rispetto a quello previsto nel Piano Industriale 2017-2020 approvato il 13 settembre. La transazione porterà a circa 2,2 miliardi il totale delle cessioni di crediti in sofferenza realizzate da Carige nel secondo semestre dell’anno, a valere sul programma di de-risking incluso nel Piano Industriale, che prevede di raggiungere un totale stock di credito deteriorato pari a circa 3,1 miliardi entro il 2020.l perfezionamento della transazione è previsto entro fine 2017.

Carige annuncia, inoltre, di avere siglato con Credito Fondiario anche un accordo vincolante per la cessione del ramo d’azienda relativo alla piattaforma di gestione dei crediti deteriorati unitamente alla sottoscrizione di un contratto di servicing pluriennale. Il corrispettivo della transazione è pari a 31 milioni anche in questo caso con effetti migliorativi rispetto a quanto previsto nel Piano Industriale. Il closing dell’operazione è previsto entro il primo semestre 2018.

Dal canto suo, Credito fondiario ha precisato che per finanziare le due operazioni annunciate con Carige  ha completato un significativo rafforzamento patrimoniale per 105 milioni, inclusivo del completamento dei versamenti relativi all’aumento di capitale approvato nel marzo 2016, portando il patrimonio netto della banca a circa 190 milioni di euro.

“Queste operazioni si inquadrano nella strategia di Credito Fondiario di consolidare il proprio posizionamento quale banca leader in Italia nel settore degli investimenti e del servicing di portafogli di crediti deteriorati”, ha commentato Iacopo De Francisco, Direttore Generale della banca. Credito Fondiario è stato assistito da PwC Deals FS quale advisor finanziario e da Chiomenti come consulente legale.

Infine Carige fa sapere che Malacalza Investimenti dovrà sottoscrivere oggi l’aumento di capitale in opzione per il suo 17,6% in quanto sussistono le condizioni previste dagli impegni di garanzia siglati tra la banca e il suo primo azionista prima dell’avvio della operazione. Lo si evince da un comunicato stampa nel quale la banca evidenzia, in primo luogo, che “alla data del 5 dicembre” non si sono avverate le condizioni che avrebbero comportato il decadere degli impegni di sottoscrizione da parte di Malacalza Investimenti. In secondo luogo, l’istituto rileva “l’assenza di circostanze che facciano ragionevolmente temere l’avveramento di una o piu’ delle condizioni risolutive” dell’accordo con Malacalza.

 

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