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Ance, costruzioni nel baratro: investimenti 2013 ancora in calo (-6,9%)

I fallimenti sono stati circa 12.600 dal 2009 al terzo trimestre 2013, il 23% dei circa 55.200 registrati nell’insieme dei diversi settori economici – Quanto alle previsioni per il 2014, l’Associazione stima un ulteriore calo degli investimenti, anche se più lieve di quello registrato quest’anno (-2,5%).

Ance, costruzioni nel baratro: investimenti 2013 ancora in calo (-6,9%)

Il mercato italiano delle costruzioni non conosce ripresa. Anzi, nel 2013 la crisi si è ulteriormente aggravata, con una flessione degli investimenti pari al 6,9%, contro il -5,6% previsto a giugno. La perdita di posti di lavoro (-10,4%) è stata la peggiore fra quelle registrate nei diversi settori economici. A lanciare l’allarme è l’Associazione nazionale dei costruttori edili (Ance), che ha diffuso oggi i dati dell’Osservatorio congiunturale sull’industria delle costruzioni.

I fallimenti sono stati circa 12.600 dal 2009 al terzo trimestre 2013, il 23% dei circa 55.200 registrati nell’insieme dei diversi settori. Dall’inizio della crisi, inoltre, le costruzioni hanno perso 480mila occupati, per un calo del 23,8%. Considerando anche i settori collegati alle costruzioni, si stima una perdita di circa 745mila posti di lavoro.

Quanto alle previsioni per il 2014, l’Associazione stima un ulteriore calo degli investimenti, anche se più lieve di quello registrato quest’anno (-2,5%). 

Secondo l’Ance, infine, la concessione di una flessibilità europea per gli investimenti pari allo 0,3% Pil, da tradurre in un allentamento del Patto di stabilità interno, potrebbe consentire d’investire in infrastrutture cinque miliardi di euro aggiuntivi nel 2014, utilizzando risorse già disponibili nelle casse di Comuni e Province. I costruttori ritengono che questi fondi avrebbero effetti positivi sull’intera economia nazionale (+16,9 miliardi di euro) e sull’occupazione (+85mila posti di lavoro).

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