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Alitalia, cambia lo statuto: via l’obbligo di Opa per i soci sopra il 50%

La modifica decisa nell’assemblea straordinaria di oggi – Adesso i soci che possiedono almeno il 50% delle quote non avranno l’obbligo di acquistare le azioni detenute dagli altri soci – Una mossa che significa più flessibilità nel capitale dell’ex compagnia di bandiera e apertura a Etihad.

Alitalia, cambia lo statuto: via l’obbligo di Opa per i soci sopra il 50%

L’assemblea straordinaria di Alitalia approva una serie di modifiche statutarie dopo l’aumento di capitale deliberato nelle scorse settimane.

La più rilevante è quella realtiva all’articolo 11, che fissa la soglia di riferimento per l’obbligo di Opa al 50%, stabilendo che per il computo “si tiene conto anche dalle azioni acquistate o detenute da soci che agiscono di concerto tra di loro”.

Cosa cambia. Una volta superata l’asticella del 50%, con il vecchio regolamento sarebbe scattato l’obbligo di acquistare le azioni detenute dagli altri soci, che hanno diritto ma non l’obbligo di venderle. Lo statuto, senza la modifica approvata oggi, avrebbe quindi impedito anche la costituzione di patti parasociali rilevanti tra gli azionisti di Alitalia, per esempio tra la compagnia degli Emirati e le banche (Intesa Sanpaolo e UniCredit) o tra il vettore e le Poste (entrati nel capitale di Alitalia con un’iniezione da 75 milioni di euro).

Con l’ok odierno, non ci saranno quindi ostacoli a eventuali alleanze in seno al capitale e Etihad potrà muoversi con ampio margine di manovra. Fermo restando che gli emiratini non potranno superare il 49% del capitale in quanto vettore extracomunitario. Se ciò accadesse, infatti, la compagnia italiana perderebbe i diritti di traffico come vettore Ue.

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