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Wall Street e petrolio spingono i listini, ma Mediolanum zavorra Milano

Giornata brillante su tutte le piazze europee ma Piazza Affari perde lo sprint dopo i conti presentati dal gruppo Doris. A soffiare sugli acquisti sono i rialzi del greggio mentre le incertezze politiche europee si ripercuotono sullo spread in rialzo. Bene eni e Enel, contrastato il credito, in rally gli industriali con Brembo, Ferrari, Buzzi e Stm. Sale Prysmian dopo l’accordo con Rte. Euro più debole sul dollaro

Wall Street e petrolio spingono i listini, ma Mediolanum zavorra Milano

Chiusura positiva per i mercati europei, con Francoforte in pole position, +1,18% e Milano più tiepida, +0,34%, 19.043 punti, sostenuta da petroliferi e industriali, ma frenata dal tonfo di alcuni finanziari, in particolare Banca Mediolanum -6,73%, che precipita nel finale. Frazionali rialzi per Parigi +0,49% e Madrid +0,32%, mentre Londra si ferma a -0,34%, in parte penalizzata dallo scivolone di Hsbc, dopo la presentazione di utili sotto le stime. In mattinata i listini beneficiano dei dati sull’attività economica nell’Eurozona, balzata inaspettatamente ai massimi di sei anni in febbraio, secondo l’indice Pmi composito. Nel pomeriggio la tendenza si consolida con l’apertura di Wall Street, che riparte in quarta ma poi ritraccia parzialmente, dopo il lungo weekend di sosta. Apple tocca nuovi massimi storici infra-day a 136,6 dollari (+0,48%), mentre accusa la Ue di aver violato il suo diritto “a una buona amministrazione” con la richiesta di versare imposte arretrate in Irlanda per 13 miliardi di euro.

A mettere il turbo ai mercati contribuisce soprattutto il petrolio: Brent +1,42%, 56,98 dollari al barile, mentre l’euro perde terreno contro il dollaro, -0,66%, 1,054, in vista di un più probabile rialzo dei tassi a marzo dal parte della Fed. Oro in discesa: -0,17%, 1237,21 dollari l’oncia.

Il quadro politico europeo mantiene invece sotto pressione lo spread. In chiusura il differenziale fra Btp 10 anni e Bund sale dell‘1,66% e torna a 190.30 punti, rendimento 2,22%.Atteso per domani il verdetto della Commissione europea sulla manovra correttiva dello 0,2% del Pil richiesta dall’Ue. Sotto scacco anche i titoli degli altri paesi, a partire da Spagna e Francia. Per quest’ultima sale al massimo da oltre tre anni anche il costo per assicurare il debito pubblico dal default. Secondo i dati Markit, i ‘credit default swaps’ a 5 anni (Cds) sul debito francese sono a circa 67 punti base e vi è una probabilità del 5,5% circa di un default della Francia di qui a 5 anni (era il 3% a inizio febbraio).

In Piazza Affari brillano i titoli oil&gas: Eni +2,32%; Tenaris +2,8%; Saipem +0,43%. Positive gran parte delle utilities: Italgas +0,58%, A2a +0,79%, Terna +1,09%. In rally gli industriali: Brembo +2,06%; Buzzi Unicem +2,58%; Recordati +1,76%; Ferrari +1,06%; Stm +1,25%. 

Seduta in spolvero per Prysmian, +2,63%, che si è aggiudicata una commessa da 300 milioni con la Réseau de Transport d’Électricité (RTE). Nel lusso si distingue Ferragamo, +1,22%, il cui segmento ‘profumi’ ha chiuso l’esercizio 2016 con ricavi per 89 milioni (+0,5%), beneficiando soprattutto della crescita a due cifre delle vendite in Italia.

Acquisti per il titolo Mediaset, +1,17%, anche in scia alla performance sul segmento Star di Mondadori +10,82%, che ha approvato il piano 2017-2019, con previsioni molto positive. Nei giorni scorsi la famiglia Berlusconi, con Fininvest, è salita al 53,299% della casa editrice.

Contrastati i finanziari. Le vendite colpiscono Unicredit -1,49% e Banco Bpm -3,14%. Tonfo di Banca Mediolanum (-6,73%), dopo la diffusione dei conti 2016 in netto calo, anche se ai soci verrà proposto un dividendo unitario di 0,24 euro. Seduta da dimenticare  per Azimut -3,08%. Moderatamente positiva Intesa, -0,18%, con un dividendo unitario di 17,8 centesimi, mentre la controllata Banca Imi, mette sul piatto per la controllante un dividendo da 654,5 milioni. Rialzi intorno all’1% per Unipol (+1,07%) e Unipolsai (+1,2%).

Il mercato sembra puntare su una vittoria della Juventus (+2,45%) nella gara di andata degli ottavi di finale di Champions League: domani sera i bianconeri affronteranno il Porto.      

Infine si segnala una “ripresina” del mercato della casa. Secondo Scenari Immobiliari infatti anche l’Italia dovrebbe crescere del 4% nel 2017, lontano dall‘8,4% del resto d’Europa, ma in netta risalita. Le compravendite residenziali dovrebbero perciò raggiungere quota 550mila.

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