Brilla il titolo in Borsa di Tenaris, che a metà mattina guadagna il 3,4%, a 14,20 euro, mettendo a segno uno dei migliori rialzi del Ftse Mib. Gli acquisti sulle azioni della società d’impiantistica del settore petrolifero arrivano dopo la pubblicazione dell’ultima trimestrale, che ha messo in luce risultati deboli ma comunque oltre le stime degli analisti.
Nel periodo gennaio-marzo 2015 gli utili netti rettificati di Tenaris sono calati a a 239 milioni, contro i 252 milioni attesi, a causa delle perdite su cambi e tax rate più alto. I ricavi si sono attestati invece a 2,25 miliardi di dollari (-13% su anno e -16% su trimestre) rispetto ai 2,16 miliardi attesi, mentre l’Ebitda è sceso a 527 milioni di dollari (-27% su anno e -26% su trimestre), contro i 498 milioni previsti.
La cassa netta, infine, è risultata pari a 1,9 miliardi di dollari (dagli 1,25 miliardi nel 2014) con 617 milioni di free cash flow grazie al capitale circolante netto (+515 milioni) e a investimenti leggermente più bassi (261 milioni). Il consenso si aspettava un cassa a 1,57 miliardi.
Quanto ai prossimi trimestri, Tenaris prevede un peggioramento dei risultati fino al terzo trimestre, prima di un graduale recupero.
Equita ha ridotto le stime sull’Ebitda 2015-2017, ma hanno alzato il target price da 15,3 a 15,5 euro. “Nonostante l’outlook 2015 sia più deludente rispetto alle nostre attese – scrivono gli analisti –, confermiamo il rating buy in quanto ci aspettiamo un’accelerazione della crescita dal quarto trimestre in avanti supportata dalla riforma energetica in Messico, dalla fine del destocking in Middle East e Sud America, dallo sviluppo di Vaca Muerta in Argentina, dall’aumento della quota di mercato in Usa. E poi il titolo Tenaris tratta a un multiplo prezzo/book value di 1,4 volte, vicino ai minimi storici e contro una media storica di 2 volte”.
Anche secondo gli esperti di Mediobanca Securities l’imponente generazione di free cash flow “conferma la visione di efficienza nella gestione del capitale circolante rispetto alla rivale Vallourec, che ha bruciato cassa nel trimestre. Senza grandi sorprese invece l’outlook, anche se il recupero a partire dal quarto trimestre è una buona indicazione che potrebbe portare gli investitori ad anticipare il trend”.
Dalla conference call “sono arrivati commenti molto solidi da parte della società – proseguono da Mediobanca –, in particolare sulla riduzione dei costi, l’efficienza per conservare i margini e la generazione di cassa. Confermiamo quindi il rating outperform e il target price a 16,50 euro su Tenaris, che rimane la nostra migliore scelta tra le società integrate di servizi petroliferi”.
Meno ottimista Banca Akros, che ha ribadito il rating neutral e il target price sul titolo a 16 euro.
